. Biologia. - Alla parola eredità intesa in senso biologico associamo comunemente il concetto dell'ineluttabile: tutti siamo convinti cioè che il divenire d'un individuo, almeno per una gran parte delle [...] a dire le modificazioni anormali di sviluppo in seguito al diretto influsso dell'ambiente esterno, le ipertrofie o le atrofie degli organi, dovute all'uso oppure al disuso, non sarebbero ereditabili, o per meglio dire non sarebbero reversibili, come ...
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. 1. Architettura (fr. abaque; sp. ábaco; ted. Kapitellplatte; ingl. abacus). - Parte superiore, ordinariamente a pianta quadrata, del capitello. Talvolta è anche detto tavoletta, e tale è infatti l'origine [...] soluzione nei capitelli dell'atrio di S. Marco a Venezia, in alcuni dei quali all'ipertrofia dell'abaco corrisponde l'atrofia quasi completa delle volute ioniche.
L'arte romanica riprende ed accentua questa soluzione del forte abaco; e spesso la ...
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TIGNA (fr. teigne; sp. tiña; ted. Grind; ingl. scab)
Mario TRUFFI
Nino BABONI
Si sono in passato denotate con questo nome alcune particolari affezioni croniche del cuoio capelluto, le cui prime meno [...] , arido, grigiastro, ma non si frammenta all'uscita dal follicolo. Dove la malattia persiste a lungo si determina un'atrofia cicatriziale della cute. Le cicatrici, sottili e depresse, hanno forma irregolare e presentano qua e là peli isolati o ciuffi ...
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SALIVARI, GHIANDOLE
Agostino PALMERINI
Nino BABONI
. Sono le ghiandole annesse all'apparato digerente (v. dirigente apparato, XII, pp. 814-815), alle quali si deve la secrezione della saliva (v.). [...] essenzialmente in rapporto al tessuto linfatico, mentre il tessuto ghiandolare subirebbe passivamente le conseguenze patologiche (atrofia da compressione) delle alterazioni linfatiche. Si comprende pertanto come si possano avere quadri morbosi assai ...
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PUPILLA (dal lat. pupilla; fr. prunelle; sp. prunela; ted. Pupille; ingl. pupil)
Giuseppe OVIO
Vittorio CHALLIOL
Forame circolare, aperto quasi nel mezzo dell'iride (lievemente più vicino al margine [...] qualche intensità a un oggetto lontano nello spazio, oppure oscuro.
La mancanza del riflesso alla luce può osservarsi nelle atrofie del nervo ottico, nella paralisi del nervo oculomotore comune, nelle affezioni del ganglio ciliare e, in complesso, in ...
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«Caro m’è ‘l sonno e più l’esser di sasso»
(Michelangelo Buonarroti)
La medicina del sonno
di Elio Lugaresi e Federica Provini
13 giugno
Uno studio dell’Associazione italiana di medicina del sonno, [...] umana. Poco tempo dopo, è stato comprovato che, nell’uomo, tranne rare eccezioni, la malattia è dovuta all’atrofia (degenerazione) dei neuroni ipotalamici, che secernono orexina, e che il liquido cefalorachidiano dei narcolettici non contiene, o ...
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Intestino
Daniela Caporossi
Giovanni Gasbarrini
Anna Jorizzo
L'intestino (dal latino intestinum, derivato di intus, "dentro") rappresenta il tratto del tubo digerente, compreso nella cavità addominale, [...] ionizzanti sono visibili per alte dosi in breve tempo di esposizione: si manifestano necrosi degli enterociti, atrofia della mucosa, ulcerazioni, infiltrazioni flogistiche con un quadro clinico di diarrea, steatorrea, dolori addominali, nausea e ...
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Corteccia surrenale
LLouis J. Soffer
di Louis J. Soffer
SOMMARIO: 1. Cenni storici. 2. Surrene e metabolismo degli elettroliti. 3. Ruolo del surrene nel metabolismo glicidico e proteico: a) parte generale; [...] le forme di iperplasia bilaterale acquisita del surrene. I tumori possono essere benigni o maligni; il surrene controlaterale non è atrofico, al contrario di quanto si verifica nel caso di tumori che sostengono una sindrome di Cushing. Nel bambino la ...
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COTRONEI, Giulio
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Napoli il 19 sett. 1885 da Giuseppe, medico e chirurgo, e da Giulia Martorano. Si laureò in scienze naturali a Napoli nel 1910, dopo aver dato inizio [...] Petromizonti l'accorciamento corporeo nella fase di maturità sessuale, espressione di fenomeni di senescenza generale e di atrofia intestinale dipendente da questi ultimi. In tali lavori utilizzò largamente il metodo comparativo tra forme specifiche ...
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GUIZZETTI, Pietro (in seguito, Alessandro Pietro, secondo il decreto ministeriale del 3 ag. 1935)
Stefano Arieti
Da Andrea e Laura Speranza, nacque a Clusone, in provincia di Bergamo, il 27 giugno 1862. [...] sull'atassia o malattia di Friedreich, coi quali poté per primo dimostrare come caratteristica del processo morboso l'atrofia progressiva congenita di tutto il neurone sensitivo, osservazione più tardi confermata da J.J. Déjerine (Le alterazioni dei ...
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atrofia
atrofìa s. f. [dal lat. tardo atrophĭa, gr. tardo ἀτροϕία, comp. di ἀ- priv. e tema di τρέϕω «nutrire»]. – In biologia, riduzione di volume di tessuti e organi animali e vegetali, dovuta alla diminuzione di volume delle singole cellule...
atrofico
atròfico agg. [der. di atrofia] (pl. m. -ci). – Che è in stato di atrofia: muscolatura a.; organi, tessuti atrofici; fig.: un cervello a.; enti, istituzioni atrofiche.