ipotrofia
Diminuzione di volume di un organo o di un apparato. Differisce dall’atrofia solo per valutazioni di ordine quantitativo, per cui i due termini sono talora usati indifferentemente. ...
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OSTEOPOROSI (dal gr. ὀστέον "osso" e πόρος "passaggio, poro")
Piero BENEDETTI
È una forma di atrofia delle ossa con ingrandimento degli spazî midollari. Il disturbo consiste in un difetto dell'attività [...] tempo all'immobilità assoluta, sia pure a scopo curativo; in certe malattie nervose che disturbano la nutrizione delle ossa (atrofia neurotica), come la tabe e la siringomielia; mia terza forma di osteoporosi è la senile o marantica. Quest'ultima ...
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In patologia, disturbo generico del trofismo di singoli tessuti o dell’intero organismo, congenito o acquisito, da cause varie e non sempre chiare (disturbi dell’apporto nutritivo, lesioni dei centri nervosi [...] ; generalmente dopo i 3 o 4 anni inizia ad apparire una debolezza muscolare che aumenta di gravità fino all’atrofia completa dei muscoli. Le analisi del sangue evidenziano livelli elevati di creatinachinasi (50-100 volte superiori alla norma), indice ...
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Dal Parrot fu dato questo nome a una malattia, mortale nelle forme più gravi, che colpisce i bambini, specialmente nei primi quattro o cinque mesi di vita. Si manifesta, talora insidiosamente, con un'alterazione profonda e progressiva dello stato della nutrizione; il bambino di giorno in giorno diminuisce di peso, si stabilisce una netta dissociazione fra il peso e l'altezza del corpo. La riduzione ...
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Distrofia della cute e delle mucose dei genitali esterni femminili consistente in una sclerosi e un’atrofia dei tessuti che si presentano induriti e retratti, e determinano il restringimento dell’ostio [...] vaginale. L’affezione ha un decorso cronico e può essere, se trascurata, il punto di partenza di epiteliomi ...
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Malattia delle fosse nasali caratterizzata da un profondo e diffuso processo di suppurazione che esita in atrofia e che coinvolge la mucosa e, in un secondo tempo, anche il periostio e le pareti ossee [...] delle cavità nasali. Da queste ultime emana un fetore particolare provocato da un accumulo delle secrezioni in grosse masse crostate, verdastre, che riproducono lo stampo delle cavità stesse. Nella patogenesi ...
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MARASMA (dal gr. μαραίνω "consumo, distruggo")
Guido Vernoni
Termine derivato dall'antica medicina. Designa uno stato peculiare di progressiva e generale atrofia dell'organismo con corrispondente riduzione [...] assai evidenti del sistema nervoso centrale. In una parola si ha il quadro di un'involuzione generale su base atrofica e degenerativa con sostituzione dei tessuti nobili e differenziati con tessuti indifferenti e meno evoluti.
Date queste diffuse ...
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cistinuria
Eliminazione con le urine di cistina in elevata quantità. Il termine può designare quadri morbosi, come l’atrofia giallo-acuta del fegato e l’avvelenamento da fosforo (c. sintomatiche), oppure [...] una particolare affezione di natura ereditaria per lo più benigna, a volte addirittura asintomatica, ma talora accompagnata dalla formazione di calcoli renali di cistina. Tale forma morbosa non va confusa ...
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Mancanza dell’acido cloridrico nel succo gastrico. È sintomo di gastropatie varie (gastriti atrofiche, anemia perniciosa, tumori), dovuto all’atrofia delle ghiandole che secernono l’acido cloridrico. ...
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Rara malattia, a etiopatogenesi ignota, appartenente alle connettiviti, caratterizzata da alterazioni cutanee (eritemi, edemi, atrofie) e muscolari (dolore, rigidità, atrofia). Può avere decorso acuto [...] o cronico ...
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atrofia
atrofìa s. f. [dal lat. tardo atrophĭa, gr. tardo ἀτροϕία, comp. di ἀ- priv. e tema di τρέϕω «nutrire»]. – In biologia, riduzione di volume di tessuti e organi animali e vegetali, dovuta alla diminuzione di volume delle singole cellule...
atrofico
atròfico agg. [der. di atrofia] (pl. m. -ci). – Che è in stato di atrofia: muscolatura a.; organi, tessuti atrofici; fig.: un cervello a.; enti, istituzioni atrofiche.