NEVRITE (del gr. νεῦρον "nervo" e il suffisso ite, che designa i processi infiammatorî)
Giovanni Mingazzini
Infiammazione di un tronco nervoso. Può essere provocata da moltissime cause: i traumi (ferite [...] territorî muscolari e cutanei innervati dal tronco leso, dolori spontanei e provocati dalla pressione di questo, atrofia muscolare, disturbi dell'eccitabilità elettrica (reazione degenerativa totale o parziale), diminuzione o scomparsa dei riflessi ...
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menopausa. Terapia sostitutiva in menopausa
Giuseppe Benagiano
L’ipoestrogenismo marcato che si osserva in post-menopausa è la causa prima della sintomatologia vasomotoria (sudorazioni soprattutto notturne, [...] del secolo scorso si è iniziato a trattare i disturbi della menopausa e a prevenire o curare i fenomeni atrofico-degenerativi a essa correlati con preparati a base di estrogeni. Tuttavia, nel tempo, dati epidemiologici certi hanno documentato un ...
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diaschisi
Effetti a distanza di una lesione cerebrale, che provoca una brusca disconnessione funzionale, anche fra aree e strutture che non sono anatomicamente connesse fra loro. La d. si evidenzia durante [...] e si riorganizzano. La d. cerebellare, più rara, si può manifestare anche cronicamente per lesioni consolidate o atrofia: presenta aree ipoperfuse (alla PET) a livello delle regioni associative corticali temporale, frontale e parietale, nonché del ...
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Asportazione delle ghiandole genitali maschili, sia volontaria, a scopo sanitario o ascetico, sia imposta da regime autocratico sessuale poligamico o da fini artistici. Gli effetti sono molto diversi a [...] timo; ipofisi e surrenali corticali). Nel secondo caso s'hanno parziali regressioni dei caratteri sessuali secondarî, e atrofia prostatica; esagerato accumulo di grasso nei tessuti, senilità precoce, attenuazione dapprima e poi anche abolizione degl ...
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gamma, radiazioni
Radiazioni elettromagnetiche di elevatissima frequenza, elettricamente neutre, che vengono emesse dai corpi radioattivi. Le radiazioni g. hanno energie maggiori di ca. 10 keV e sono [...] localizzata, si formano lesioni necrotiche sulla cute e nei tessuti sottostanti; danni permanenti si manifestano anche a distanza di tempo (atrofia, alopecia). Fra i vari tipi di radiazioni, solo quelle gamma comportano reali danni da contaminazione. ...
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Affezione di natura molteplice (infiammatoria, infettiva, tossica ecc.) che colpisce simmetricamente più tronchi nervosi interessando sia le fibre motorie sia le sensitive. Ne possono essere responsabili: [...] e progressivo; la diffusione dell’affezione è variabile (ascendente o discendente). È caratterizzata da paralisi flaccide con atrofia, scomparsa dei riflessi profondi e alterazioni della sensibilità. La durata della malattia è variabile, in rapporto ...
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Una delle tre meningi, quella interposta tra dura e pia madre; è formata di due foglietti esilissimi a struttura endoteliale, uno dei quali (foglietto parietale) aderisce alla dura madre, l’altro (foglietto [...] all’a.; si parla di aracnoidite optochiasmatica quando la patologia è localizzata alla regione del chiasma ottico e caratterizzata da rapida diminuzione della vista, con emianopsia bitemporale e atrofia ottica, dovute alla compressione sul chiasma. ...
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PROGRESSIVA, PARALISI o demenza paralitica (fr. paralysie générale; sp. paralisis general; ted. progressive Paralyse; ingl. general paralysis of insane)
Vittorio Challiol
Malattia a manifestazione neuro-psichica, [...] fibre nervose corticali sono scompigliate o scomparse, la nevroglia è proliferata, i vasi sono sede di processi di atrofia e sono circondati da manicotti di cellule linfocitarie.
Abbandonato a sé stesso, il demente paralitico peggiora fatalmente, sia ...
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PARALISI e PARESI (dal gr. παράλυσις "rilasciatnento" e poi "paralisi" e dal gr. πάρεσις "rilasciamento")
Vittorio CHALLIOL
Francesco DELITALA
Giovanni MINGAZZINI
Affinché un movimento volontario possa [...] bocca. Sono paralizzate anche le labbra e il malato non può soffiare né fischiare. A malattia avanzata le labbra sono atrofiche, invase da tremori fibrillari e non possono più serrarsi, tanto che il malato perde la saliva. La deglutizione, sia dei ...
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Con tale denominazione s'indicano, in senso generico, forme morbose cerebrali esiti di malattie diverse, riunite da caratteri clinici comuni: disturbi motori, per lo più di tipo spastico, e turbe psichiche; [...] croniche, traumi del capo, ecc.).
Alle tossinfezioni si devono processi degenerativi, flogistici, emorragici con esito in atrofia, in microcefalia, in porencefalia, fommazioni cistiche. Nel parto prematuro l'ossificazione del cranio è insufficiente e ...
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atrofia
atrofìa s. f. [dal lat. tardo atrophĭa, gr. tardo ἀτροϕία, comp. di ἀ- priv. e tema di τρέϕω «nutrire»]. – In biologia, riduzione di volume di tessuti e organi animali e vegetali, dovuta alla diminuzione di volume delle singole cellule...
atrofico
atròfico agg. [der. di atrofia] (pl. m. -ci). – Che è in stato di atrofia: muscolatura a.; organi, tessuti atrofici; fig.: un cervello a.; enti, istituzioni atrofiche.