Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento lo State Portrait si rinnova ad opera di Rubens, van Dyck e Bernini e si [...] idealizzazione: l’immagine del sovrano viene a coincidere con l’idea stessa della regalità e diviene metafora del potere e dell’assolutismomonarchico.
I busti di Francesco I d’Este e di Luigi XIV assumono in questo senso il valore di paradigmi. Le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giulio Sodano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Settecento la Prussia si afferma come una delle grandi potenze del sistema [...] dispotismo che unisce un’intensa attività di riforma all’intransigente difesa dell’assolutismomonarchico.
La tensione fra riformismo illuministico e assolutismo paternalistico emerge con evidenza nella vicenda della riforma giudiziaria elaborata da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pietro Corsi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Europa del Seicento si registra un considerevole aumento del numero di coloro che [...] da trasformazioni politico-economiche (e a sua volta vi contribuisce), quali il consolidamento degli Stati nazionali e l’assolutismomonarchico, la diffusione di nuove tecniche di guerra, i viaggi di esplorazione, l’espansione commerciale e coloniale ...
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borghesia
Massimo L. Salvadori
La classe che ha guidato la modernizzazione economica
Il termine borghesia ha origini medievali. Fu infatti nell'Alto Medioevo che si iniziò a parlare di borghesi ‒ dalla [...] fattori essenziali alla radice dell'ascesa della borghesia moderna furono da un lato le lotte condotte contro l'assolutismomonarchico ‒ i cui maggiori capitoli iniziali sono da considerarsi sia il pieno affermarsi in Inghilterra del sistema liberale ...
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Commonwealth
Bruno Bongiovanni
Il 'bene comune' delle ex-colonie britanniche
Commonwealth fu detto lo Stato britannico nel 17° secolo, al tempo di Oliver Cromwell. Ma, soprattutto, il termine è stato [...] della dinastia Stuart nel 1660. Sotto il controllo di Oliver Cromwell si volle infatti porre fine all'assolutismomonarchico, proclamando la Repubblica ‒ il Commonwealth, per l'appunto ‒ in un clima di rigorismo puritano (puritanesimo).
In America ...
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Cromwell, Oliver
Massimo L. Salvadori
Il ferreo costruttore dell'Inghilterra moderna
Nell'Inghilterra del Seicento Oliver Cromwell fu l'artefice della sconfitta dell'assolutismomonarchico e pose le [...] del re. Intransigente capo politico e religioso e geniale stratega militare, egli si oppose non solo all'assolutismomonarchico, ma anche alle correnti radicali sviluppatesi nelle file rivoluzionarie, le quali, richiamandosi al Vangelo, auspicavano l ...
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carlismo
Movimento politico spagnolo conservatore che riunì i partigiani di don Carlos di Spagna, il quale, rifiutando di accettare l’abrogazione della legge salica operata dal fratello Ferdinando VII, [...] , ebbe fine con la Convenzione di Vergara (31 ag. 1839), che segnò la sconfitta dei carlisti, fautori dell’assolutismomonarchico più intransigente e di una stretta collaborazione con la Chiesa cattolica, da parte dei costituzionali di Maria Cristina ...
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Forma di governo nella quale i poteri di sovranità popolare e nazionale fanno capo a un’autorità sostanzialmente, ma non esclusivamente, monopersonale, basata su fattori di legittimazione tradizionale [...] formazione dei grandi imperi ellenistici. Caratteristici delle m. d’età ellenistica furono l’assolutismo dispotico, il culto prestato alla persona del monarca, il difetto di legalità: sostegno principale ne fu l’esercito, in massima parte mercenario ...
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PARLAMENTO
Francesco ROVELLI
Camillo MONTALCINI
Pier Silverio LEICHT
Giuseppe ERMINI
Ettore ROTA
Alberto Maria GHISALBERTI
Gaetano MORETTI
. Diritto pubblico. - Nell'organizzazione dello stato [...] e dalle assemblee provinciali, che non valgono a modificare l'assolutismo del governo. Ovunque, in Italia, perdura l'agitazione liberale che dapprima si concreta a Napoli, nella monarchia costituzionale del 6 luglio 1820, sul modello spagnolo; essa ...
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La ricezione americana di Costantino
Edward McGlynn Gaffney
Il rifiuto del potere imperiale accentrato e del potere governativo sulle credenze e le pratiche religiose
È possibile parlare di un Costantino [...] del 1765: le tendenze conflittuali – centripete e centrifughe – che andavano verso o si allontanavano dall’assolutismomonarchico, associate allo scoppio frequente della violenza dovuto alla rivendicazione della corona da parte degli avversari, e il ...
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monarchico
monàrchico agg. e s. m. [dal gr. μοναρχικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Di istituzione retta da una sola persona: il reggimento m. della Chiesa. In senso stretto, della monarchia, relativo alla monarchia: l’istituto m.; ordinamento,...
assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...