SIGNORIE e PRINCIPATI
Giorgio Falco
. I. Si suole indicare con questa espressione il periodo della storia d'Italia compreso fra il declinare dei comuni e le guerre di predominio tra Francia e Spagna, [...] a poco l'esercito nell'orbita dello stato, lo incorporano in esso e ricompongono, sotto altra legge, nell'assolutismomonarchico, nel vincolo di sudditanza il vecchio dissidio fra cittadino e soldato.
Sotto questo aspetto per lungo tempo Piemonte e ...
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FRONDA
Luigi Simeoni
. Questo nome designa nella storia di Francia il periodo di agitazione e di ribellione che sconvolse il regno, e specialmente Parigi dal 1648 al 1653, diretto in apparenza contro [...] le nuove tasse e il primo ministro, Giulio Mazarino, ma in realtà volto a rovesciare l'assolutismomonarchico instaurato dal Richelieu.
Il nomignolo di fronde (fionda), e di frondeurs come contrapposto di Mazarins o partigiani della corte, derivò dal ...
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STATI generali
Georges Bourgin
È il nome dato all'antico parlamento feudale francese, le cui origini e il cui sviluppo, come una delle più importanti istituzioni dell'antico regime, che controllavano [...] 1615 vi fu, a Parigi, una convocazione degli stati che fu l'ultima, prima del 1789. Il periodo dell'assolutismomonarchico è infatti caratterizzato dalla messa a riposo - si potrebbe dire - degli Stati generali. Solo a crisi aperta si ricorre ...
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ICONOCLASTIA o iconoclasmo (dal gr. εικών "immagine" e κλάω "spezzo")
Angelo PERNICE
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Con questa parola è indicato quel movimento contro l'uso e il culto delle sacre immagini che fu provocato dall'imperatore [...] , il culto delle immagini, fallì del tutto; ma, d'altra parte, essa fece trionfare il programma politico e l'assolutismomonarchico si affermò definitivamente sulla Chiesa orientale. Per l'arte, se da un lato furono distrutti icone, avorî, miniature ...
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MEDICI, Luigi cavalier de', principe d'Ottaiano e duca di Sarno
Walter Maturi
Uomo politico, nato a Napoli il 22 aprile 1759, morto a Madrid il 25 gennaio 1830. Cominciò a esercitare la professione [...] fu sbalzato dal potere dai liberali nella rivoluzione del 1820. Fuggì allora a Roma, ma, restaurato di nuovo l'assolutismomonarchico, dopo un altro infelice esperimento di governo del Canosa, ritornò al potere, imposto a re Ferdinando dai Rothschild ...
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PROKOPOVIČ, Feofan
Fritz Epstein
Teologo ucraino, nato nel 1681 a Kiev, morto nel 1736. Fu un celebre predicatore e scrittore ecclesiastico del regno di Pietro il Grande. Convertitosi al cattolicismo [...] un trattato ufficiale-legale le basi giuridiche alla costituzione e amministrazione petriane. La sua concezione dell'assolutismomonarchico deriva dai trattati fondamentali del diritto naturale (Hugo Grotius, Thomas Hobbes, Samuel Pufendorf) e dalle ...
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SVANE, Hans
Ecclesiastico e uomo politico danese, nato a Horsens il 27 marzo 1606, morto a Copenaghen il 26 luglio 1668. Il suo vero nome era H. Ribev: egli adottò il nome di Svaning (poi Svane), che [...] prese parte attivissima alla famosa dieta (Rigsraad), che trasformò la monarchia danese in monarchia ereditaria; e volse la sua opera, allora e poi, a favore dell'assolutismomonarchico che doveva venire stabilito proprio allora (v. danimarca: Storia ...
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Forma di governo nella quale i poteri di sovranità popolare e nazionale fanno capo a un’autorità sostanzialmente, ma non esclusivamente, monopersonale, basata su fattori di legittimazione tradizionale [...] formazione dei grandi imperi ellenistici. Caratteristici delle m. d’età ellenistica furono l’assolutismo dispotico, il culto prestato alla persona del monarca, il difetto di legalità: sostegno principale ne fu l’esercito, in massima parte mercenario ...
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PARLAMENTO
Francesco ROVELLI
Camillo MONTALCINI
Pier Silverio LEICHT
Giuseppe ERMINI
Ettore ROTA
Alberto Maria GHISALBERTI
Gaetano MORETTI
. Diritto pubblico. - Nell'organizzazione dello stato [...] e dalle assemblee provinciali, che non valgono a modificare l'assolutismo del governo. Ovunque, in Italia, perdura l'agitazione liberale che dapprima si concreta a Napoli, nella monarchia costituzionale del 6 luglio 1820, sul modello spagnolo; essa ...
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La ricezione americana di Costantino
Edward McGlynn Gaffney
Il rifiuto del potere imperiale accentrato e del potere governativo sulle credenze e le pratiche religiose
È possibile parlare di un Costantino [...] del 1765: le tendenze conflittuali – centripete e centrifughe – che andavano verso o si allontanavano dall’assolutismomonarchico, associate allo scoppio frequente della violenza dovuto alla rivendicazione della corona da parte degli avversari, e il ...
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monarchico
monàrchico agg. e s. m. [dal gr. μοναρχικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Di istituzione retta da una sola persona: il reggimento m. della Chiesa. In senso stretto, della monarchia, relativo alla monarchia: l’istituto m.; ordinamento,...
assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...