Protagonista dell’Illuminismo
Geniale e versatile scrittore dell’Illuminismo francese, François-Marie Arouet detto Voltaire praticò, per oltre un sessantennio e con costante successo, i più vari generi [...] erano – secondo Voltaire – gli esempi da seguire, gli antidoti al dominio oppressivo, feudale e conformistico che l’assolutismomonarchico-religioso imponeva alla Francia. Rientrato in patria, il filosofo ebbe per breve tempo la carica di storiografo ...
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repubblica
Marzia Ponso
La sovranità del popolo
La repubblica è la forma di governo che si contrappone alla monarchia, dove chi comanda è generalmente uno solo, lo fa ereditariamente, per diritto di [...] Inghilterra, dopo una rivoluzione e la guerra civile, il Commonwealth (ossia la repubblica) pose fine nel 1649 all’assolutismomonarchico con la decapitazione del re Carlo I. Ma Oliver Cromwell instaurò una dittatura personale che durò fino alla sua ...
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Civiltà
Pietro Rossi
Il termine e l'idea
Il termine 'civiltà', al pari dei suoi omologhi nelle lingue neolatine e nell'inglese, deriva dal latino civilitas, una parola coniata nella seconda metà del [...] di istituzioni politiche fondate sulla libertà. Con il fallimento della politica di alleanza tra i 'lumi' e l'assolutismomonarchico, che si consuma nel corso degli anni cinquanta e sessanta del Settecento, questa prospettiva si consolida; ed essa ...
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CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] come il padre, una personalità insofferente di obiezioni e contraddizioni, o gelosa sino all'eccesso delle prerogative dell'assolutismomonarchico. La sua vocazione di "primo servitore dello Stato", il suo stesso metodo di lavoro minuzioso e pedante ...
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ACQUAVIVA, Claudio
Mario Rosa
Nacque ad Atri il 14 sett. 1543 da Giovanni Antonio e da Isabella Spinelli. Rimasto giovanissimo, dopo la morte dei genitori, sotto la tutela del fratello maggiore Giovati [...] rapidamente, senza pericolo per l'Ordine, la difficile polemica; ed evitò, soprattutto, che, nel consolidato assolutismomonarchico, si potesse ritenere la Compagnia legata in toto ad un definito orientamento politico antiassolutistico. Storicamente ...
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GENTILI, Alberico
Angela De Benedictis
Nacque il 14 genn. 1552 a San Ginesio, nel Maceratese, da Matteo, medico, e da Lucrezia Petrelli, entrambi di nobile famiglia.
La fanciullezza e l'adolescenza [...] precisamente nel 1603, le opere del G. vennero inserite nell'Index librorum prohibitorum.
Un potente sostegno alla causa dell'assolutismomonarchico fu offerto dal G. con le Regales disputationes (Londini 1605) dedicate a Giacomo I Stuart nuovo re d ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento le esigenze di un recupero d’immagine per la città capitale della Controriforma [...] tendenze dell’arte romana, e pone le premesse per l’affermazione a livello europeo dell’arte barocca, espressione dell’assolutismomonarchico.
Da Clemente VIII a Paolo V: nel solco dell’eredità sistina
Già alla fine del Cinquecento, con il breve ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pandolfo Collenuccio
Aurelio Musi
Poeta e prosatore di notevole valore, Pandolfo Collenuccio fu un umanista fermamente convinto del valore della cultura nuova. La sua biografia può essere definita integralmente [...] verificare l’assunto di fondo dell’opera e approdare quindi al culmine della realizzazione dell’assolutismomonarchico sotto gli Austrias. Un assolutismo, si badi bene, assai differente dalla concezione di Collenuccio, per il quale nobiltà e ...
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Egidio Romano (Egidio Colonna)
Filippo Cancelli
Teologo (sec. XIII-XIV). L'appartenenza al casato dei Colonna fu dichiarata erronea dal Corazzini nel 1858 nella prefazione all'edizione da lui curata [...] perfettamente valida, giuridicamente; anzi - e questo è incomprensibile per uno che aveva sostenuto l'assolutismomonarchico e che sosterrà ben più pesantemente l'assolutismo del papa -, siccome si regna e si governa in generale per volere del popolo ...
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MANNO, Giuseppe
Antonello Mattone
Nacque ad Alghero il 17 marzo 1786 da Antonio e da Maria Diaz. La famiglia faceva parte della piccola nobiltà cittadina; il padre, capitano del porto, aveva mostrato [...] : conseguenza della sua formazione di funzionario legato ai modelli politici di antico regime che si identificava ancora con un assolutismomonarchico paternalista e riformatore. Non a caso il 28 dic. 1821 Carlo Felice, nell'atto di formare il nuovo ...
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monarchico
monàrchico agg. e s. m. [dal gr. μοναρχικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Di istituzione retta da una sola persona: il reggimento m. della Chiesa. In senso stretto, della monarchia, relativo alla monarchia: l’istituto m.; ordinamento,...
assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...