Europa orientale e Grecia
Roberto Valle
Konstantin Koftis
La complessa e intricata vicenda della fortuna del pensiero politico di M. nell’Europa centro-orientale si inserisce, secondo lo storico ceco [...] dell’impero ottomano favorì nell’Europa centro-orientale – a eccezione della Polonia – l’affermazione dell’assolutismomonarchico creando, secondo Angelo Tamborra (cfr. Tamborra 1972, p. 103), un ambiente politico ricettivo delle considerazioni ...
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CANNELLA, Salvatore
Mario Condorelli
Nato a Palermo intorno alla metà del XVIII secolo, fu indirizzato agli studi e al sacerdozio: ricevette gli ordini sacri prima del 1784 giacché il Villabianca lo [...] è necessaria come corpo intermedio fra i sudditi e il principe, palladio di libertà nei confronti dell'assolutismomonarchico e nel contempo difesa dell'ordine contro i sommovimenti delle classi popolari.
Le simpatie degli ambienti aristocratici ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Barbara Frale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per identificare le regioni dell’Europa del Nord, sin dall’antichità si parla di Scandinavia: [...] di Cristiano VIII (1839-1848), nel Paese cresce il movimento liberale e nazionale. La stampa d’opposizione critica l’assolutismomonarchico e l’agitazione si fa strada non solo nell’ambiente studentesco, ma anche tra i cittadini tedeschi dei ducati ...
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STATELLA E NASELLI, Antonio principe di Cassaro
Carmine Pinto
– Nacque a Ispica, nel Ragusano, il 31 luglio 1785 da Francesco Maria Statella, principe di Cassaro, e da Maria Felicia Naselli, dei duchi [...] murattiani. I principi di fondo, impostati in quegli anni, costituirono il nucleo del borbonismo napoletano: assolutismomonarchico, centralismo amministrativo, paternalismo sociale, stretta alleanza con la Chiesa di Roma e le potenze conservatrici ...
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MAZZAROSA, Antonio.
Gabriele Paolini
– Sesto e ultimo figlio del nobile Giovan Battista Mansi e di Caterina Massoni, nacque a Lucca il 29 sett. 1780. All’età di vent’anni fu scelto come erede dal marchese [...] costituzione oligarchica del 1805, interpretando la nuova stagione come un’occasione di riscatto del patriziato verso l’assolutismomonarchico. Di fronte all’irrigidimento del sovrano rassegnò le dimissioni (30 agosto), che però furono respinte. Il 1 ...
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Galateo
Nicola Porro
Il termine galateo - che ricalca il titolo del manuale cinquecentesco di Giovanni Della Casa contenente consigli e ammaestramenti sulla maniera di conversare, di vestire, di stare [...] l'unità della Chiesa romana viene meno a causa dello scisma luterano e si sviluppa il principio dell'assolutismomonarchico a base nazionale, la civilité, attraverso cui riconoscere gusti, sensibilità e costumi comuni, diviene prerogativa di status ...
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PIGNATELLI, Ettore
Rossella Cancila
PIGNATELLI, Ettore. – Nacque attorno al 1465 da Carlo Pignatelli, signore di Monticello, e da Mariella Alferi. Milite napoletano, sposò nel 1489 donna Ippolita Gesualdo, [...] in Palermo, Palermo 1906, pp. 58-62; 68 s., 73-81, 87-91; A. Baviera Albanese, La Sicilia tra regime pattizio e assolutismomonarchico agli inizi del secolo XVI, in Studi senesi, XCII (1980), 2; C. Trasselli, Da Ferdinando il Cattolico a Carlo V. L ...
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SALOMONI (Salomonio) DEGLI ALBERTESCHI, Mario
Lucio Biasiori
– Membro di una famiglia della nobiltà romana, nacque a Roma da Giovanni in una data difficile da precisare, ma probabilmente più vicina [...] le due opere in modo più sfumato (De Benedictis, 2015). Non solo la visione di Machiavelli come precursore dell’assolutismomonarchico non è più accolta, ma la critica al potere tirannico sviluppata nel De principatu può essere altresì accostata a ...
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rivoluzioni inglesi
Massimo L. Salvadori
La nascita della monarchia costituzionale
La rivoluzione che ebbe luogo in Inghilterra tra il 1628 e il 1658 e culminò nella guerra civile iniziata nel 1642 [...] fu la prima delle grandi rivoluzioni moderne. Segnò il lungo e drammatico confronto tra l’assolutismomonarchico in declino e i ceti emergenti decisi a ottenere un peso essenziale negli equilibri di potere. Essa trovò la sua conclusione nella seconda ...
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Europa, storia dell'
Massimo L. Salvadori
Un vecchio continente proiettato nel futuro
Il termine Europa è stato coniato dal poeta greco Esiodo (8°-7° secolo a.C.) e fu usato originariamente per indicare [...] di immensi imperi coloniali; dell'affermazione dei grandi Stati nazionali occidentali (Spagna, Francia, Inghilterra) e dell'assolutismomonarchico; della rottura nel 1517 dell'unità cristiana con la costituzione di un'Europa protestante e di un ...
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monarchico
monàrchico agg. e s. m. [dal gr. μοναρχικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Di istituzione retta da una sola persona: il reggimento m. della Chiesa. In senso stretto, della monarchia, relativo alla monarchia: l’istituto m.; ordinamento,...
assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...