Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
Problemi di definizione
Del liberalismo sono state date definizioni sensibilmente differenti, e, naturalmente, tali differenze corrispondono a modi diversi di concepire [...] in campo religioso: "nel primo caso in nome della sovranità del Parlamento, quale rappresentante del popolo, contro l'assolutismomonarchico di origine divina, nel secondo a favore di un'attuazione più rigorosa dei principî della Riforma protestante ...
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Burckhardt e la storiografia di lingua tedesca
Christian R. Raschle
Per farsi un’idea delle opere più importanti su Costantino il Grande pubblicate in Germania verso la fine del XIX secolo, è quasi [...] in questo caso Benjamin segue le argomentazioni esposte da Seeck. Costantino s’impone nel sistema del nuovo assolutismomonarchico alla stregua di un dominus. Fedele al principio enciclopedico, egli rinuncia nella sua descrizione alla narrazione dei ...
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Contadini
S. Harvey Franklin
Introduzione
"Fin dalle origini il genere umano si è suddiviso in tre categorie: i sacerdoti, gli agricoltori e i guerrieri". "Le tre categorie sono legate tra loro e non [...] infine liberarono i contadini dalla servitù, accordando loro l'uguaglianza civile rispetto agli altri strati della società, l'assolutismomonarchico trionfò per l'ultima volta sulla nobiltà, conseguì il suo ultimo grande risultato" (v. Blum, 1978, p ...
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Costantino dal mito imperiale alla Russia post-sovietica
Adriano Roccucci
Uno come me dovrebbe essere il primo a vedere in Costantino l’uomo che porta l’Ovest all’Est, qualcuno da mettere alla pari [...] petrine? Non c’è dubbio che la visione ideologica di derivazione bizantina si dovette confrontare con le teorie dell’assolutismomonarchico di provenienza occidentale. Non era più la «simbiosi tra Stato e Chiesa», per dirlo con Marc Raeff, a essere ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] italiano – poi divenuto giurista e storico – a misurarsi con la nuova figura assunta dalla religione nell’età dell’assolutismomonarchico. La sua analisi pose capo alla definizione del governo pontificio come di un «totatus», una forma nuova e ...
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Rappresentanza
Maurizio Cotta
Il tema
Quello della rappresentanza è certamente un tema centrale nella storia delle liberaldemocrazie moderne. Tant'è vero che, quando uno degli autori classici di questa [...] , tant'è vero che la bandiera della rappresentanza potrà riproporsi in grande stile proprio in opposizione all'assolutismomonarchico. La rivendicazione e poi l'affermarsi di istituzioni rappresentative costituiscono proprio uno dei fattori e la ...
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principato
Giorgio Cadoni
Giorgio Inglese
Paul Larivaille
Principato civile di Giorgio Cadoni
La definizione del sintagma principato civile data da M. nel cap. ix del Principe, a tale p. intitolato, [...] militare. Ma questo non consente d’ignorarne l’altro obiettivo verso cui è diretta, costituito, con evidenza, dall’assolutismomonarchico, che il testo non esita a definire «tirannide». Assoluto, si dirà, non è anche il potere del principe ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] di Cartagine. Il suo atteggiamento nei confronti dei donatisti era stato quindi dettato dall’intenzione di voler istituire un «assolutismomonarchico», finendo così per «procedere di colpa in colpa», al fine di poter garantire la pace religiosa nei ...
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1913. L’Italia e il XVI centenario dell’editto di Milano
Stefania De Nardis
Nel biennio 1912-1913 in tutta Europa si danno alle stampe centinaia fra libri, opuscoli, articoli di variegatissima natura [...] dell’impero romano, era un pensiero umano che doveva fallire: le varie forme di governo, dall’assolutismomonarchico alla democrazia repubblicana, sono essenzialmente contingenti e dipendono da tante cause mutabili, colle quali la Chiesa, ch ...
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Costantino e i re della prima Età moderna (1493-1705)
Imperatore cristiano o re sacerdote?
Lucio Biasiori
Secondo il suo biografo Eusebio, l’imperatore Costantino sarebbe vissuto anche dopo la sua morte. [...] le linee di forza della politica, visto che chi stava dalla parte degli antichi era spesso critico verso l’assolutismomonarchico, mentre i partigiani dei moderni vedevano nel «grand siècle» inaugurato dal Re Sole un’età di splendore politico ...
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monarchico
monàrchico agg. e s. m. [dal gr. μοναρχικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Di istituzione retta da una sola persona: il reggimento m. della Chiesa. In senso stretto, della monarchia, relativo alla monarchia: l’istituto m.; ordinamento,...
assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...