VIVALDI, Antonio (Lucio). – Nacque a Venezia il 4 marzo 1678, secondogenito di Giovanni Battista (1655 ca.-1736)
Michael Talbot
e da Camilla Calicchio.
Morta infante la prima figlia, degli altri otto [...] il compositore gli anni Trenta furono segnati dal conflitto tra arte e guadagno. Nel decennio precedente, l’avvento dei compositori mentre nelle opere teatrali introdusse un seducente stile faux-naïf per i ruoli minori o pastorali. Più in generale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La mostra del 1925 ad Hannover tenta di ricondurre la molteplicità delle posizioni [...] e nella fisionomia dell’immagine una logica implacabile fino all’orrore”. La coeva arte italiana viene ripresa, ma come in uno specchio deformante, vuoi più naïf vuoi più allucinata e stravolta, come accade a quella del Rinascimento italiano e ...
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ROSSI (De Rossi), Niccolo d'Aristotele de', detto lo Zoppino
Lorenzo Baldacchini
ROSSI (De Rossi), Niccolò d’Aristotele de’, detto lo Zoppino (Zoppino, Niccolò). – Nacque a Ferrara non dopo il 1478. [...] si basa sul formato in ottavo, la xilografia un po’ naif sul frontespizio, il suo nome e quello dei suoi soci nel 88-94; G. Bertoli, Librai, cartolai e ambulanti immatricolati nell’Arte dei medici e speziali di Firenze, in La Bibliofilia, XCIV (1992 ...
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NATHAN, Arturo
Eleonora Chinappi
– Nacque a Trieste il 17 dicembre 1891, primogenito di Jacob, agiato commerciante, e di Alice Luzzatto, entrambi di famiglia ebraica.
Compì i suoi studi presso il liceo [...] a Padova, a partire dal 1926, all’Esposizioni d’arte delle Venezie.
L’attività artistica di Nathan ebbe inizio ibid., p. 65), nelle quali è possibile cogliere il retaggio naïf della pittura di Henri Rousseau il Doganiere. I dipinti Vecchia lanterna ( ...
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METELLI, Orneore
Francesco Santaniello
– Nacque a Terni il 2 giugno 1872 da David e Getulia Fabri. Sua madre svolse la professione di sarta, mentre il padre lavorò come calzolaio nella ditta di famiglia, [...] Nel 1969 cinque opere furono esposte alla II Triennale internazionale d’arte naïve di Bratislava, durante la quale il M. fu riconosciuto come uno dei classici della pittura naïf. In seguito, rispetto alla giusta lettura critica prevalse l’interesse ...
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Giannini, Ettore
Valerio Caprara
Autore, sceneggiatore e regista teatrale, cinematografico e radiofonico, nato a Napoli il 15 ottobre 1912 e morto a Massalubrense (Napoli) il 15 novembre 1990. La grande [...] di Tatiana Pavlova e Guido Salvini, si diplomò all'Accademia d'arte drammatica di Roma nel 1939 con il saggio di regia Questa referenti visivi nel vedutismo delle gouache, negli ex voto naïf, nella fotografia colta di Giorgio Sommer e nei repertori ...
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DE ROCCHI, Francesco
Maria Flora Giubilei
Figlio di Carlo e di Rosa Morandi, nacque a Saronno (prov. di Varese) il 13 marzo 1902. Frequentò i corsi di A. Alciati e di G. Tallone e si diplomò all'Accademia [...] rivelano un segno estremamente semplificato, quasi naïf nell'individuazione degli elementi paesaggistici - giugno 1969, p. 3; E. Fabiani, Visita allo studio: F. D., in Notizie d'arte III (1971), I, pp. 11-14; Omaggio a D. (catal.), Milano 1980; L. ...
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Tendenza artistica sviluppatasi dal 19° sec. fino ai primi anni del Novecento. In epoca romantica, nel quadro di una rivalutazione del passato e del Medioevo, il termine si riferì a quanto di puro e di [...] non corrotto si riteneva di trovare nell'arte italiana precedente al Rinascimento. Questa concezione ispirò l'opera di gruppi opera di P. Picasso e H. Matisse, che dell'arte primitiva recuperarono la semplificazione delle forme e l'esaltazione dei ...
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- Una delle maggiori capitali dell’arte urbana globale in ragione dell’alta concentrazione di biodiversità creativa che risiede su i suoi muri. Un catalogo molto ricco e in buona parte autoctono. Artisti [...] iconico Village Underground ad Holywell Lane. Altri luoghi dell’arte urbana londinese, seppur non calamitanti come le aree dell’ e le pareti più difficili della città con le mascotte naif e graffianti associate ad ognuno di essi. A Shoreditch, ...
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Pittore (Melbourne 1917 - Londra 1992). Formatosi alla National gallery school di Melbourne, fu tra i fondatori della Contemporary art society (1938) e tra i primi esponenti dell'arte australiana noti [...] (premiato, tra l'altro, alla Biennale di Venezia del 1954). La sua pittura, con forti suggestioni surreali e accenti naïf, ha come soggetti predominanti paesaggi e miti della sua terra (paesaggi dipinti tra il 1942 e il 1944, Melbourne, National ...
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naif
naïf ‹naìf› agg. e s. m. e f., fr. [lat. natīvus «nativo»] (pl. naïfs; f. naïve, pl. naïves; ma in ital. è per lo più usato come invar., e scritto spesso senza dieresi). – Ingenuo, schietto, primitivo, usato soprattutto nell’espressione...
primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...