CAGLI, Corrado
Alda Guarnaschelli
Nato ad Ancona il 23 febbr. 1910 da Alfredo e Ada Della Pergola, si trasferì nel 1915 a Roma con la famiglia, e vi compì gli studi classici. Si interessò assai precocemente [...] analitico dell'artista coglie con vivacità e, a volte, con una punta di cerebralismo le direzioni più originali dell'arte contemporanea: l'informale e materica da Wols a Burri, il gestualismo spaziale da G. Crippa a G. Dova, il frottage delle carte ...
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VALENTINI, Giovan Battista (Nanni)
Paolo Campiglio
Ceramista, scultore e pittore, fu uno dei principali esponenti della scultura europea del dopoguerra, benché l’estremo riserbo della sua persona abbia [...] autore amato per tutta la vita.
Conseguito il diploma di maestro d’arte a Faenza nel 1952, l’anno seguente volle seguire i corsi di 1957 lavorò assiduamente a ceramiche che risentivano del clima informale, in grès insieme a Diatò. Espose alla XI ...
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MONTI, Paolo
Roberto Del Grande
MONTI, Paolo. – Nacque a Novara l’11 agosto 1908 da Romeo, di famiglia originaria di Anzola in Val d’Ossola, e da Noris Gragnoli.
La professione del padre, direttore [...] Manifesti strappati (dal 1952) e l’eloquente Omaggio all’informale (1953). La ricerca trovò riscontro nella mostra Subjektive affidò la cura dell’apparato iconografico della Storia dell’arte italiana.
L’esperienza di Monti nell’ambito della ...
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TOMMASI, Adolfo
Chiara Ulivi
Nacque a Livorno il 25 gennaio 1851 da Giuseppe e da Maria, anche lei Tommasi (La presenza dei Tommasi, 2004, p. 11). Giuseppe era collezionista e amico di artisti tra cui [...] rurale offriva un contesto sociale relativamente informale e l’occasione di esercitarsi sul per la pittura di paesaggio di fine Ottocento. Tra letteratura, poesia e critica d’arte, in Fra parola e immagine. Metodologie ed esempi di analisi, a cura di ...
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MEMMO, Andrea
Susanna Pasquali
– Nacque a Venezia il 29 marzo 1729, figlio primogenito di Pietro del ramo di S. Marcuola (Ss. Ermagora e Fortunato) e di Lucia Pisani. Ebbe due fratelli: Bernardo, nato [...] del frate Carlo Lodoli, che dagli anni Trenta aveva istituito una sorta di accademia informale, destinata ai giovani aristocratici veneziani, al fine di educarli all’arte del governo e alla direzione della cosa pubblica. Da Lodoli, di cui fu allievo ...
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Nacque a Milano il 29 aprile 1912, primo dei tre figli di Oreste, commerciante di vini, e di Paolina Lomazzi. Durante la prima guerra mondiale, il padre si arruolò come bersagliere e la madre dovette trasferirsi [...] l’approdo a una pittura a tutti gli effetti informale. Esse furono il punto d’arrivo di un di F. Vercelotti, Milano 1970; C.L. Ragghianti, Favoloso Valenti, in La critica d’arte, XLIX (1984), 3, pp. 25 s.; W. Schönenberger, I. V., Bellinzona 1984 ...
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CAPOGROSSI GUARNA, Giuseppe
Valerio Rivosecchi
Nato a Roma il 7 marzo 1900 da Guglielmo e da Beatrice Tacchi Venturi, frequentò il liceo classico, e si laureò in giurisprudenza presso l'università di [...] anche l'ipotesi di un significato simbolico o allegorico (L'arte moderna, XXXVI, Milano 1967, pp. 261-64). Al di metodologica: in effetti la posizione del C. nel panorama dell'informale europeo può essere accostata, con le dovute cautele, solo ...
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BASALDELLA, Afro (Afro-Libio, detto Afro)
Valerio Rivosecchi
Nacque a Udine il 4 marzo 1912 da Leo, pittore e decoratore, e da Virginia Angeli. Dopo la morte del padre (1918) compì i primi studi in collegio [...] 1951 il B. tenne una nuova importante personale allo studio d'arte Palma di Roma e l'anno successivo ebbe una sala alla anni Sessanta la sua poetica si avvicinò maggiormente all'informale, nell'uso del collage e nell'accentuata componente gestuale ...
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Tra tutti i tipi di comunicazione audiovisiva e trasmessa (➔ lingua e media), il più rappresentativo è quello televisivo, per la numerosità degli utenti, gli investimenti che comporta e la ricaduta sulla [...] da una crescente presenza di elementi propri del parlato informale e dello stile brillante, dei ➔ forestierismi e distinti gli errori, per dir così, incastonati e disseminati ad arte in un contesto sostanzialmente corretto, quando non formale, e gli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’abbigliamento subisce cambiamenti veloci, favoriti dall’evoluzione tecnologica e [...] ai prodotti d’abbigliamento un’esecuzione a regola d’arte, le corporazioni limitano infatti il mondo della produzione e a occasioni formali, mentre quella à l’anglaise resta informale. L’ampiezza della gonna tende a raccogliersi sui fianchi e ...
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informale
agg. [comp. di in-2 e formale1, sull’esempio del fr. informel nel sign. 1, e dell’ing. informal nel sign. 2]. – 1. Nella storia dell’arte del sec. 20°, termine con cui (in contrapp. a figurativo) è qualificata una corrente artistica...
astratto
agg. [dal lat. abstractus, part. pass. di abstrahĕre «astrarre»]. – 1. a. Di persona, che ha la mente rivolta altrove, profondamente assorta in qualche pensiero: camminava a.; mi sembri a.; meno com. con determinazioni: essere a....