Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La rinascita dell’atomismo antico, così come le ricerche sperimentali in fisica e chimica, [...] locale degli atomi, la loro posizione, la loro aggiunta o sottrazione rendono conto di tutti i fenomeni che gli aristotelici riconducono all’azione delle forme. Gli atomi di Basson sono dotati di nature specifiche che egli identifica con i cinque ...
Leggi Tutto
BUONANNI, Filippo
Pietro Omodeo
Figlio di Lodovico, nacque in Roma il 7 genn. 1638. Studiò lettere e disegno presso il Collegio Romano; incominciò poi il noviziato presso la Compagnia del Gesù in cui [...] (Firenze 1684), nelle quali il B. veniva smentito, sia pure garbatamente, con un profluvio di rigorose osservazioni e gli aristotelici venivano, con molto meno garbo, messi in ridicolo. Il B. replicò ancora una volta con un'opera molto più massiccia ...
Leggi Tutto
BATTIFERRI, Matteo
Paola Zambelli
Figlio del medico urbinate Iacopo ed avo della poetessa Laura Battiferri, visse tra la fine del sec. XV e i primi anni del XVI.
Proveniente da una ragguardevole famiglia [...] scrupolo che risente in qualche modo delle esigenze umanistiche, di quasi ogni singola espressione di Alberto, nonché dei testi aristotelici e dei commenti ripresi da Averroè. Il B. attribuiva grande importanza alla sua fatica di editore volta alla ...
Leggi Tutto
GAZA, Teodoro (Γαζῆς Θεόδωρος)
Silvio Giuseppe Mercati
Umanista bizantino del sec. XV. Nato a Salonicco, intervenne, come ecclesiastico, al concilio di Ferrara-Firenze. Rifugiatosi definitivamente in [...] . Si distinse fra gli umanisti per austerità di vita e integrità di carattere. Sono famose le sue traduzioni latine (Aristotele, Teofrasto, ecc.), miranti più all'eleganza retorica che alla fedeltà. Si rese anche benemerito delle prime stampe romane ...
Leggi Tutto
ZIMARA, Marco Antonio
Alessandra Celati
– Nacque a San Pietro in Galatina (Lecce) intorno al 1470, figlio di Nicola e di una donna di cui si ignora il nome, ma di cui è noto che apparteneva alla famiglia [...] che tutto il libro sia apocrifo (e improbabile che venisse attribuito erroneamente a Zimara, più noto per i suoi interessi aristotelici), non si riesce a ricostruire una genesi più chiara dell’opera (Antonaci, 1971, pp. 35 s.).
La fortuna di Zimara ...
Leggi Tutto
STROZZI, Giovan Battista (Giambattista)
Anna Siekiera
, detto il Giovane e il Cieco. – Nacque a Firenze nel 1551 da Marietta d’Agnolo Tornabuoni e da Lorenzo di Federigo, discendente del ramo cadetto [...] ci racchiude, e quasi le membra contiene d’ogni altro poema più grande» (Orazioni, 1635, p. 159), le regole formulate da Aristotele per la tragedia e per il poema epico.
Negli stessi anni partecipò agli incontri della Camerata fondata da Giovanni de ...
Leggi Tutto
individuazione, principio di
Criterio o elemento della determinazione ontologica dell’ente singolo che rende ragione della sua unità e indivisibilità e quindi della differenziazione di due cose l’una [...] mutamento della cosa. Nell’Alto Medioevo, quando il mondo latino ancora non conosce che parte degli scritti logici di Aristotele, il problema dell’individuazione dell’ente è affrontato a partire dall’Isagoge di Porfirio e attraverso la mediazione del ...
Leggi Tutto
Simonetti, Onofrio
Alfredo Barbina
Filosofo, teologo, medico e geologo (Francavilla Angitola, Catanzaro, 1794 - Vibo Valentia 1864), allievo del dotto canonico Raffaele Potenza, divenuto poi vescovo [...] il S., D. è da considerarsi senz'altro più " seguitore " della dottrina aristotelica che della platonica, e però v'innesta speculazioni platoniche, " e se alcuni pensamenti aristotelici estima falsi, ve li taglia ed allontana, e ciò dalle une e dall ...
Leggi Tutto
Filosofo (n. Costantinopoli 1355 circa - m. Mistrà 1450 circa). Nel 1393 si trasferì a Mistrà, presso l'antica Sparta, e vi rimase per molti anni a capo di una scuola filosofico-religiosa di schietta impronta [...] philosophiae differentiis, pubbl. 1532), contro cui si scagliò Giorgio Trapezunzio dando l'avvio alla vivace querelle tra platonici e aristotelici che si sviluppò intorno alla metà del sec. 15º. n Il nome Pletone, che G. si aggiunse proprio a ...
Leggi Tutto
FISICA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Antonio GARBASSO
Il termine greco di ϕυσικός (cioè "concernente la ϕύσις, la "natura") entrò nell'uso propriamente con Arisiotele, che con l'espressione τὸ [...] generalmente la sfera della realtà naturale, e con quella di ϕυσικὴ ϑεωρία la scienza che ne studiava i principî. Per Aristotele, la scienza "fisica" veniva quindi a contrapporsi a quella "logica" e a quella "etica": e tale distinzione era confermata ...
Leggi Tutto
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...