CALOPRESE (Caroprese, Caropreso, Calopreso), Gregorio
Amedeo Quondam
Nato a Scalea (Cosenza) nel 1654, mostrò ben presto eccezionali doti d'ingegno, che convinsero i suoi genitori ad inviarlo a Napoli [...] in modo organico delle scelte teoriche antidommatiche del C., che, respingendo la tradizione normativa delle discipline retoriche aristoteliche (ma è da osservare comeil meccanismo di scarto di questa tradizione passi dall'interno della verifica dell ...
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BORRI (Borro, Borrius), Girolamo
Giorgio Stabile
Figlio di Mariano, nacque ad Arezzo nell'anno 1512.
Studiò con il teologo A. Bonucci, alunno del, Pomponazzi e generale dei serviti, e, nel 1535, ottenne [...] anche per dar prova dei suoi meriti il B. pubblicava nel 1575 (poi ristampata l'anno dopo) un'opera di fisica aristotelica, il De motu gravium et levium (Firenze, Marescotti), suddivisa in tre parti e con triplice dedica al granduca Francesco I, al ...
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VAGNONE, Alfonso
Elisabetta Corsi
VAGNONE (Vagnoni, Vagnonus, Vanhoni), Alfonso. – Nacque a Trofarello (Torino) nel gennaio del 1568 (Archivum Historicum Societatis Iesu, ARSI, JapSin, 134, c. 303, [...] xing) è puro, la sua natura pertanto è pura e non molteplice» (9.VII.1612, vol. 3, n. 382/1).
In ambito aristotelico deve collocarsi anche il trattato Domande e risposte sulla filosofia naturale (Feilu dahui), nel quale Vagnone, con l’ausilio di Bi ...
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ROLANDO da Cremona
Riccardo Parmeggiani
ROLANDO da Cremona. – Nacque a Cremona attorno al 1178. Le fonti non restituiscono informazioni circa l’appartenenza familiare.
Si può supporre che, analogamente [...] Apuliae”: storia, arte, cultura, a cura di H. Houben - O. Limone, Galatina 2001, pp. 143-170; A. D’Amato, Il primo aristotelismo a Bologna. R. da Cremona - Bombologno da Bologna, in La Chiesa di Bologna e la cultura europea, Bologna 2002, pp. 63-79 ...
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CALEPIO, Pietro
Sergio Romagnoli
Nacque il 13 genn. 1693 nell'antico feudo di Calepio che dette il nome alla sua famiglia comitale.
Bergamasco di nascita, dunque, poiché la valle di Calepio si stende [...] , è possibile scorgere il fine del C., che era quello di proporre una più libera interpretazione dei dettami di Aristotele, una più duttile comprensione della natura umana, per un desiderio di commozione che inducesse a ridurre gli schemi solenni ...
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CESALPINO (Caesalpinus), Andrea
Augusto De Ferrari
Nacque nel 1524 o'25 (non nel 1519) ad Arezzo, o più probabilmente in qualchelocalità del contado aretino da Giovanni e Giovanna de Bianchi.
Secondo [...] teologi. Gli studi anatomici, a cui diede un contributo così decisivo, furono per lui anche un modo per uscire dalle strettoie aristoteliche. Contrariamente alle affermazioni di Galeno, il C. sostenne che non il fegato o il cervello, ma il cuore è il ...
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MORONE, Cataldo
Marco Leone
(in religione Bonaventura). – Nacque a Taranto nel 1560 da Marco, esponente di un’agiata famiglia cittadina, e da Franceschina De Caressina. Ebbe un fratello di nome Bartolomeo. [...] tragedia spirituale, l’adattamento della materia sacra e dell’evento martirologico a una formale osservanza delle regole aristoteliche crea un effetto di originalità e si caratterizza per un notevole intendimento catartico ed educativo.
Gli stessi ...
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COSTA, Paolo
Leandro Angeletti
Nato a Ravenna il 13 giugno 1771 da Domenico e Lucrezia Ricciarelli, il C. visse il clima politico-culturale, contraddittorio e velleitario, successivamente sconvolto, [...] questo in aperto contrasto col Monti e la sua schiera); non rimprovera ai romantici d'esser venuti meno alle regole aristoteliche. Se rimprovera loro "gli spettri e i sepolcri", il sentimentalismo morboso, la melanconia di fondo, le voci prosaiche, l ...
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BARBARO, Ermolao (Almorò)
Emilio Bigi
Nacque a Venezia nel 1453 (o 1454) da Zaccaria (figlio di Francesco) e da Clara Vendramin. Ancora fanciullo, intorno al 1460, fu inviato a Verona presso il suo omonimo, [...] in utroque iure il 27 ott. 1477- In questi stessi anni ha inizio la sua attività di interprete e commentatore di Aristotele: dopo aver tradotto a diciannove anni il commento di Temistio, espone all'università di Padova prima l'Etica Nicomachea (1474 ...
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GENESINI (Canozi, Camozzi), Lorenzo (Lorenzo da Lendinara)
Francesco Mozzetti
Nacque a Lendinara, presso Rovigo, intorno al 1420 (Fiocco, 1961, p. 15), da Andrea di Iacopo, marangone (falegname) alla [...] dal nobile vicentino Giovan Filippo Aureliani.
Il 22 nov. 1472 venne dato alle stampe il De anima di Aristotele, "opera […] atque ingenio Laurentii Canozii Lendenariensis" (Indice generale degli incunaboli [IGI], I, n. 800). L'anno 1472, unito ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...