La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] , V, 2, 7). Dal seme alla corteccia nulla sfugge della vita delle piante allo sguardo curioso di Basilio, il quale, come Aristotele e Galeno, giunge alla conclusione che "nulla è senza una causa; nulla è fatto a caso; tutto ha in sé una sapienza ...
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BRUCIOLI (del Bruciolo), Antonio
RR. N. Lear
Figlio di Francesco, nacque a Firenze nel popolo di S. Niccolò in data incerta nell'ultimo decennio del sec. XV (forse 1498). La condizione civile dei Brucioli, [...] letterature latina e greca e della filosofia classica. Questi studi saranno alla base delle sue traduzioni italiane di Aristotele (Retorica, 1545; Politica, 1547; Fisica, 1551; Della generazione e corruzione dei corpi, 1552; Del cielo e del mondo ...
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CATTANEO (Cattani), Andrea (Andrea da Imola)
Carlo Colombero
Originario di Imola, non se ne conoscono le date di nascita e di morte: la sua attività fu quella di filosofo e di medico. Dalle Deliberazioni [...] di Pier Soderini, iniziato nel 1502.
Il suo insegnamento fiorentino del 1502-1503 s'imperniò sul commento al De anima di Aristotele: svolse il suo corso conformandosi alla dottrina di Avicenna, da lui ritenuta la più vicina al cristianesimo. E al ...
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sofistica Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica, e soprattutto in Atene, tra il 5° e il 4° sec. a.C.
Il nome di σοϕιστής ha, nella grecità più antica, [...] della pura confutazione verbale (Eutidemo, Dionisodoro). Di qui la polemica antisofistica di Platone e del giovane Aristotele. Seconda s. Sofisti amarono chiamarsi i rappresentanti del vasto movimento culturale-retorico greco-romano che, iniziato ...
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quantità chimica e fisica Grandezza che esprime il numero di entità elementari (atomi, molecole, ioni, elettroni ecc., ovvero gruppi specificati di tali particelle) presenti in un dato sistema. La sua [...] uguale al risultante di tutte le forze esterne agenti sul sistema medesimo (teorema della q. di moto). filosofia La q. è, secondo Aristotele, la terza categoria, dopo la sostanza e la qualità; ed è definita come la natura di ‘ciò che è divisibile in ...
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Filosofo e scienziato (Ilchester, Somersetshire, 1214 circa - forse Oxford dopo il 1292), detto talora per la sua vasta cultura Doctor mirabilis. Agostiniano, fu animato dal gusto per l'osservazione della [...] qui la polemica di B. contro i "peccati della teologia" contemporanea, individuati anzitutto nel prevalere della filosofia aristotelica nella teologia e nell'abbandono della Bibbia, sostituita dal testo delle Sentenze. Ma connessa a questo aspetto va ...
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Filosofo (Cuts, Vermandois, 1515 - Parigi 1572). Il nome di R. è legato soprattutto alla riforma della dialettica (Dialecticae institutiones ad Lutetiae Parisiorum Academiam , 1543), cioè allo sforzo di [...] e specialmente nella prima, egli svolgeva la tesi della sua riforma della logica scolastica: ma la fiera opposizione degli aristotelici riuscì a ottenere che il re Francesco I le vietasse entrambe. Nonostante la condanna delle due opere, egli ottenne ...
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LICETI, Fortunio
Giuseppe Ongaro
Nacque a Rapallo (ma si definiva Genuensis) il 3 ott. 1577 da Giuseppe, medico, e da Maria Fini. Venuto alla luce prematuramente durante l'accidentato trasferimento [...] IV centenario della nascita di F. L.… (catal.), a cura di A. Agosto et al., Rapallo 1978; G. Ongaro, Atomismo e aristotelismo nel pensiero medico-biologico di F. L., in Scienza e cultura (numero speciale dedicato a G. Galilei e G.B. Morgagni), Padova ...
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BACCILIERI (Bacilieri, de Bazaleriis), Tiberio
Cesare Vasoli
Nato a Bologna, forse nel gennaio del 1461, studiò filosofia nell'università della sua città natale, sotto la guida dell'averroista Alessandro [...] al patrizio veneziano Lorenzo Venier, suo discepolo (15 marzo 1503),ove si allude ad un corso sul De anima di Aristotele, tenuto appunto nella primavera di quell'anno. Successivamente il B. passò allo Studio pavese, ove insegnò filosofia naturale ...
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Filosofo (Nola 1548 - Roma 1600). Filippo della famiglia dei Bruni, assunse il nome di Giordano entrando a 17 anni nel convento di S. Domenico a Napoli. Sospettato di eresia, riparò a Roma (1576), di qui, [...] della libertà del poeta e dell'uomo, contro le regole letterarie esterne, ricavate ai suoi tempi dalla Poetica di Aristotele, contro le imitazioni, in particolare del Petrarca; inizia la violenta satira contro il pedante, cioè contro l'erudizione ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...