DE AMICIS (d'Amico, Amici), Ruggero
Joachim Göbbels
Era probabilmente di origine messinese, nonostante che i suoi feudi si trovassero tutti in Calabria.
Un Guglielmo, "comes de Amico" e signore di Ficarra, [...] appunto la proroga di questo accordo con il figlio e successore del sultano, al-Malik as-Sá'lib. Il rapporto del cronista arabo offre una viva descrizione della cordialità e della magnificenza con cui il D. e l'altro legato che lo accompagnava furono ...
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PODIANI, Prospero
Paolo Vian
PODIANI, Prospero. – Secondogenito di Lodovico di Girolamo e di Girolama di Eusebio Fumagioli, fratello di Piergirolamo, Ercole, Bernardino e Marcello, nacque, forse a Perugia, [...] alfabeto latino, 10 greci, un ebraico e, forse, un arabo). L’operazione, evidentemente ancora dettata da timori di dispersioni, era in volgare, in greco, francese, spagnolo, ebraico, arabo e «caldeo». Più o meno contemporaneamente prese avvio una ...
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MORELLI, Angelo
Federica Favino
MORELLI, Angelo. – Nacque a Brandeglio, nei pressi di Bagni di Lucca, il 20 agosto 1608, da Domenico di Lorenzo.
Avviato agli studi dal parroco del suo paese, nel novembre [...] Borelli nell’edizione delle Coniche di Apollonio. Nell’estate del 1658 Borelli aveva intrapreso la traduzione di una versione araba delle Sezioni coniche in sette libri, completa cioè di tre dei quattro libri perduti nella versione greca di Eutocio ...
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DINI, Giuseppe
Adriana Boidi Sassone
Figlio di Baldassarre, legnaiolo, nacque a Novara nel settembre 1820.
Allievo dell'Accademia Albertina di Torino, risulta premiato ai concorsi semestrali di scultura [...] sempre del 1853 è un Amorino dormente (Ibid., n. 135), che fu acquistato da Vittorio Emanuele II (Torino, palazzo reale). L'arabo ferito del 1855 (Catal., 1855, p. 5, n. 4) ritrae un episodio della "guerra di Damasco", definito "gruppo in plastica di ...
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FAIMALI, Opilio (Upilio)
Maurizio De Meo
Nato a Gropparello, nell'Appennino piacentino, il 17 ag. 1824, nono figlio di Luigi e Antonia Magnani, modesti braccianti agricoli, ad appena undici anni si allontanò [...] tipo di spettacolo, in voga nell'ultimo quarto del secolo decimonono, recitando una pantomima in cui, vestito da arabo, rievocava le sue avventure africane: in una grande gabbia rettangolare lottava contro ogni tipo di belva, in particolare ...
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BRERA, Valeriano Luigi
Egisto Taccari
Nato a Pavia il, 7 giugno 1772, studiò medicina nell'università della sua città, allievo di A. Volta, di L. Spallanzani, di A. Scarpa. Laureatosi nel 1793, fu subito [...] (Avvisoal popolo sulla necessità di adottare l'innocente e non pericoloso innesto del vaiuolo vaccinico qual preservativo del vaiuolo arabo,e delle funeste conseguenze che ne derivano, Crema 1901) e l'uso dello iodio in terapia (Saggio clinico sullo ...
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ELIA da Ferrara
Elisabetta Putini
Nacque a Ferrara verso la fine del sec. XIV da famiglia ebraica. Nulla sappiamo dei suoi ascendenti che comunque dovettero dargli una buona formazione: E. infatti fu [...] sulle varie occupazioni, descrivendone i lavori, anche manuali, e la loro condizione generale in rapporto a quella del popolo arabo.
Nell'ultima parte della lettera E. fornisce notizie sugli ebrei d'Abissinia, riferendo le dicerie apprese dalla gente ...
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GONZAGA, Ercole
Giampiero Brunelli
Nacque a Mantova, secondogenito del marchese Francesco II e di Isabella d'Este, il 22 nov. 1505. Ricevette al battesimo il nome Luigi, ma fu chiamato Ercole in onore [...] l'autonomia della speculazione filosofica. Fatti rapidi progressi nel latino e nel greco, il G. apprese anche rudimenti di arabo e maturò una passione di bibliofilo divenuta poi tratto distintivo dei suoi interessi culturali. Solo dopo la morte del ...
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PIZZORNO, Alessandro
Gian Primo Cella
Nacque a Trieste il 13 luglio 1924, figlio di Giuseppe Pizzorno (di origine sarda) e di Maria Filiberta Colombini (di origine trentina). Il padre, militare di [...] . In quei frangenti Pizzorno conobbe e frequentò Amedeo Guillet, una leggendaria figura di ufficiale, perfetto conoscitore dell’arabo, poi diplomatico italiano negli anni della Repubblica. In seguito, sotto l’occupazione britannica, si inserì in ...
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CERIANI, Antonio Maria
Fausto Parente
Nacque ad Uboldo (Varese) da Giuseppe e da Marta Maria Gianetti il 2 maggio 1828. Studiò nel seminario diocesano di S. Pietro Martire di Monza ed in quello di Milano. [...] anni si ricorda l'illustrazione di un papiro greco del II sec. a. C.: Un papiro greco del 162 a.C. e un portolano arabo del XIII sec. (in Rendiconti, s. 2, IX [1876], pp. 582-585); Le recensioni dei LXX e la versione latina detta Itala (in Rendiconti ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.