BENEDETTO XIV, papa
Mario Rosa
Nacque Prospero Lambertini a Bologna il 31 marzo 1675 da Marcello e da Lucrezia Bulgarini. Educato dai somaschi a Bologna e poi, dal 1688, a Roma nel Collegio Clementino, [...] il Valenti e l'Acquaviva sottoscrivono il documento che appare favorevolissimo allo Stato nei delicati settori dell'immunità reale al sovrano di Prussia, il secondo denunciando il radicale sovvertimento dello statusquo che Federico aveva promesso di ...
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INNOCENZO X, papa
Olivier Poncet
Giovanni Battista Pamphili nacque a Roma il 7 maggio 1574 da Camillo e da Flaminia Del Bufalo.
Nei secoli XIV e XV la famiglia Pamphili, originaria di Gubbio, divideva [...] furono avvertite non solo sul piano familiare, ma anche sull'apparato governativo. I. X, stanco sia delle critiche rivolte alla un personale diplomatico sottoposto da Urbano VIII a un radicale riassetto alla vigilia della sua morte, nel 1643. ...
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GIOVANNI PAOLO I, papa
Giovanni Vian
Albino Luciani nacque il 17 ott. 1912 a Forno di Canale (oggi Canale d'Agordo), in provincia di Belluno, da Giovanni Battista e Bortola Tancon. Trascorse i primi [...] riconoscendo qualche merito, scorgeva un programma di radicale scristianizzazione.
Tuttavia il Luciani distinse la posizione disciplina è quella che risale alle fonti della fede. Luciani appare intriso di Sacra Scrittura (l'aveva insegnata) e cita ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] improntò all'Impero i modelli organizzativi e il suntuoso apparato esteriore che l'ha caratterizzata fino a qualche decennio e mezzo del papato medievale hanno visto una trasformazione radicale dell'estensione e della continuità d'esercizio - se ...
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Ecumenismo
Thomas F. Torrance
di Thomas F. Torrance
Ecumenismo
sommario: 1. Ecumenicità e cattolicità. 2. Il problema ecumenico. 3. Il movimento ecumenico. 4. Ecumenismo cattolico-romano. 5. L'ecumenismo [...] di razza che di lingua. Essa ha creato così un apparato cattolico unitario che serve come base per la sua missione cioè la propria missione di riconciliazione e unificazione al livello radicale dei concetti e dei paradigmi di fondo, non può essere ...
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Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] , non era escluso che si potesse verificare una radicale revisione del processo di radicamento della Sede apostolica nel racconto, è anche causa dei vizi letterari di un'opera che appare disorganica, in cui la successione dei temi è tenuta insieme ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] prospettiva di una tensione universale al bene, la classicità romana non appare più come "civitas hominum", ma come fonte di civiltà e di per ogni opera). Le differenze sono notevolissime, quasi radicali, per le Categorie, i Primi Analitici e i ...
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Pio V, santo
Simona Feci
Antonio Ghislieri nacque a Bosco (oggi Bosco Marengo, Alessandria), diocesi di Tortona, nel Ducato di Milano, il 17 gennaio 1504 da Paolo e Domenica Augeria. La famiglia, presente [...] mano che le condizioni fisiche del papa peggioravano e appariva sempre più concreto il problema della elezione di e S. Maria Maggiore. Si trattò del primo passo verso una radicale trasformazione della vita civile e religiosa della città. N. Ormaneto, ...
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CASTIGLIA
A. Franco Mata
(spagnolo Castilla)
Fra le comunità autonome in cui è suddivisa l'od. Spagna si trovano Castilla-León e Castilla-La Mancha, con le prov., rispettivamente, di León, Salamanca, [...] città tipicamente mudéjar, in cui la massa bianca della cattedrale appare come un elemento del tutto esotico. Esempi toledani di dell'odierno edificio, che ha subìto un restauro troppo radicale, sembra risalire all'ultimo ventennio del sec. 11° ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] servizio della causa dell'oppressione", mentre la tolleranza, quella autentica, "appare di nuovo ciò che era all'origine, all'inizio dell'età della nozione di virtù è stata perseguita in modo radicale da chi ha proposto il ricupero delle nozioni di ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
negativo
agg. [dal lat. tardo negativus, der. di negare «negare, dire di no»]. – 1. a. Che nega, che serve a negare, che esprime una negazione (è, in questo senso, il contr. di affermativo), spec. nella locuz. risposta n., di chi risponde...