La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Graziella Federici Vescovini
Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Lo Pseudo-Aristotele
Sotto [...] prende il nome, circondato dai suoi discepoli. Egli spiega perché il filosofo non teme la morte e crede nell'immortalità dell'anima; Dio ha creato i cieli e vi ha posto stelle luminose da cui discendono forze e influenze sul mondo inferiore, che ...
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BINI, Vincenzo
Ubaldo Tintori
Di famiglia patrizia assisiate, nacque a Lucca il 28 ag. 1775 da Pietro, allora giudice della Rota in quella Repubblica, e da Geltrude Cima. Entrato nell'Ordine benedettino [...] sistema nervoso, e si mostra incline a spiegare il meccanismo di trasmissione degli impulsi sensoriali e la "corrispondenza fra l'anima e il corpo" con le teorie di Galvani e di Volta. Nonostante queste premesse sensistiche, egli si sforza di evitare ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] socratico, per cui la g., come suprema virtù e salute dell’anima, consiste non solo nel non fare il male, ma anche Per Platone la g. è l’armonia sia tra le diverse facoltà dell’anima sia tra le diverse classi dei cittadini, in quanto assegna a ogni ...
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Teologo domenicano (n. forse Vriberg, Sassonia, 1250 circa - m. dopo il 1310), provinciale del suo ordine in Germania (1293-1296), maestro di teologia a Parigi (1297), autore di trattati filosofici e scientifici. [...] in un orientamento schiettamente agostiniano. La dottrina della creazione come "discesa" per gradi (l'Uno, le intelligenze, le anime, i corpi), la dottrina del Verbo come prima mediazione tra uno e molteplice, l'identificazione dell'intelletto agente ...
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Umanista, filosofo e pedagogista (Valencia 1492 - Bruges 1540), prof. alle univ. di Lovanio e di Oxford (1523); caduto in disgrazia presso la corte inglese, passò a Bruges (1529). Tra i maggiori rappresentanti [...] i problemi educativi, volto a promuovere un sapere non meramente disputatorio e una formazione dei giovani rispettosa delle peculiarità individuali. Tra le opere: De disciplinis (1531); De anima et vita (1538); De veritate fidei christianae (1543). ...
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Nome col quale è noto in Occidente il filosofo e medico musulmano Abū ῾Alī Ibn Sīnā (Afshana, presso Buchara, 980 - Hdmadhān 1037), di stirpe iranica, ma le cui opere sono per la massima parte composte [...] intelletto agente" il quale, come dator formarum, è la vera causa delle trasformazioni che avvengono nel mondo sublunare. L'anima umana - sostanza spirituale e individuale - intende per l'azione che su di essa svolge l'intelletto agente universale e ...
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Teologo e filosofo inglese (m. Norwich 1303 circa); francescano, studiò a Parigi (forse 1269-72) ove fu discepolo di Giovanni Peckham. Lettore a Cambridge nello studio dell'ordine (1275-79), maestro a [...] l'intelletto agente della tradizione aristotelica (in via subordinata si può parlare di intelletto agente come "parte dell'anima" intendendolo quale pura disposizione incoativa). Da queste posizioni si comprende come R. fosse polemico nei riguardi di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] radicato nel regno animale, è anch’esso una produzione casuale e spontanea della materia: il suo passato è a quattro zampe e nella sua anima non v’è traccia di un’impronta divina.
Se non è fine ultimo, Dio non è neppure causa prima, né nel senso di ...
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razionalismo
Paolo Casini
Il primato della ragione
Il significato del termine razionalismo deriva da ragione. Si definisce razionalismo una tendenza a razionalizzare o ‘ridurre alla ragione’ quanto [...] se i bruti usino la ragione», ponendo un problema assai discusso fino a oggi. Aristotele teorizzò la tripartizione dell’anima delle specie viventi in vegetativa, sensitiva, razionale, e definì quest’ultima una forma pura, esclusiva dell’uomo, animale ...
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Pensatore della tarda scolastica (Oresme, Bayeux, 1320 circa - Lisieux 1382). Insigne rappresentante della rinascita scientifica e naturalistica suscitata dall'occamismo nel sec. XIV. Notevole fu la sua [...] Elementi di Euclide e a molte opere di Aristotele (ai Parva naturalia e alla Fisica, perduti; ai Meteorologica, al De anima, al De coelo; ecc.); di Aristotele, inoltre, tradusse in francese l'Etica, l'Economica e la Politica. Legato all'insegnamento ...
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anima
ànima s. f. [lat. anĭma, affine, come anĭmus, al gr. ἄνεμος «soffio, vento»]. – 1. Nell’accezione più generica, il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, origine e centro del pensiero, del sentimento, della...