CRESCENZI, Pietro de' (Pier, Petrus de Crescentiis)
Pierre Toubert
Agronomo, nato a Bologna verso il 1233, morto nella stessa città verso il 1320, autore dell'Opus ruralium commodorum (Liber cultus ruris), [...] X), tradotta parzialmente in latino nel sec. XII da Burgundione da Pisa. Allo stesso modo il C. cita da Varrone, Anassagora, Cassio e Teofrasto. Persino Aristotele arriva al C. con la mediazione di Alberto Magno. Che egli abbia avuto accesso diretto ...
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intelletto
Cesare Vasoli
D. usa questa parola in sensi diversi, sempre però legati al lessico filologico e teologico scolastico e al suo particolare carattere dottrinale e speculativo. Talvolta, infatti, [...] , arabi e latini: " E necessario che, poiché pensa tutte le cose, l'intelletto sia senza mescolanza, come dice Anassagora, affinché domini, ossia conosca ". Il che significa che l'i. (νοῦς) svolge sempre una funzione ben distinta e caratterizzata ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pitagora e i pitagorici
Maria Michela Sassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il filone di pensiero che fa capo a Pitagora rappresenta [...] una causa “formale” del divenire, segnando un passo avanti nella ricerca delle cause rispetto a quanti, dagli ionici ad Anassagora, a Empedocle, sono andati alla ricerca di principi materiali, e un passo per certi versi più significativo di quello ...
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SCENOTECNICA
Virgilio Marchi
. Tecnica della scena (teatrale, cinematografica, ecc.). Il concetto di tecnica della scena investe tutto quanto appartiene alla medesima e cioè: dalla recitazione al movimento [...] la prima volta verso il 465 a. C. Agatarco dipinse scene per Eschilo e lasciò delle norme. Democrito e Anassagora seguirono questi studî e teorizzarono i principî prospettici a imitazione del naturale. Vitruvio ci parla di un Apaturio Alabandeo che ...
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INFINITO
Ferdinando D'AMATO
Federigo ENRIQUES
(lat. infinitum, gr. ἄπειρον; fr. infini; sp. infinito; ted. Unendliches; ingl. infinite).
L'infinito nella storia della filosofia.
Questo concetto compare [...] , è affatto inconcepibile.
Questa tesi di Melisso (che più tardi incontrerà la disapprovazione d'Aristotele) domina tuttavia il pensiero di Anassagora di Clazomene (sec. V a. C.), il cui sistema cosmico è fondato sul presupposto d'un moto iniziale di ...
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ZODIACO (ζῳδιαικός ζῳδιακὸς κύκλος signifer e simili)
H. G. Gundel
È quella parte del cielo in cui gli uomini posero le costellazioni; essa si estende secondo il pensiero degli antichi per una larghezza [...] connessi alle Episemasie (previsioni metereologiche) nei calendari astronomici. A Omopide di Chio, di poco più giovane di Anassagora, e attribuita dalla tradizione (che a tal proposito cita del resto anche Anassimandro e Pitagora) la scoperta dell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’interpretazione del profilo intellettuale dell’Alberti è particolarmente controversa. [...] meno ingrata e agli uomini, dal vizio in fuori, piú licita che starsi indarno. Manco a me dispiace la sentenza d’Anassagora filosafo, el quale domandato per che cagione fusse da Dio procreato l’uomo, rispose: “Ci ha produtto per essere contemplatore ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Graziella Federici Vescovini
Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Lo Pseudo-Aristotele
Sotto [...] De plantis latino, tradotto da Alfredo di Sareshel, è diviso in due libri. Nel Libro I si discute la dottrina di Anassagora, di Empedocle e di Platone, citati all'inizio, relativa all'eventuale esistenza di un'anima delle piante. Si conclude per la ...
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SOLE (gr. ἥλιος; lat. sol; fr. soleil; sp. sol; ted. Sonne; ingl. sun)
Giorgio ABETTI
Gastone DEGLI ALBERTI
Marcel SIMON
Giuseppe FURLANI
Umberto FRACASSINI
Margherita GUARDUCCI
Goffredo BENDINELLI
Ornella [...] per la via della Siria, questo uso si diffuse in tutto il mondo ellenistico. Di già Platone, contro l'opinione di Anassagora che nel Sole non altro vedeva che un'immensa pietra incandescente, sostenne nel Timeo che esso, come tutti gli altri astri ...
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Con questo nome s'intende quel complesso di miti, di teorie che ogni popolo ha elaborato nelle fasi successive della sua cultura, per rendersi ragione dell'origine dell'universo.
I miti cosmogonici.
Le [...] però un elemento nuovo nel sistema anassimeneo, immaginando un' intelligenza che governa il mondo. Concetto che si vuole tolto da Anassagora; ma Diogene non affermò che tale intelligenza fosse distinta dalla materia, e le sue parole si possono anche ...
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omeomeria
omeomerìa s. f. [dal gr. ὁμοιομέρεια, comp. di ὁμοιο;- «omeo-» e μέρος «parte»]. – Termine con cui Aristotele designa le particelle elementari infinitamente piccole, da Anassagora denominate «semi», che costituiscono i corpi e tali...
nous
noùs 〈nus〉 s. m. [traslitt. del gr. νοῦς «intelletto»]. – Nella terminologia filosofica, l’intelletto, la mente, la ragione, sia umana sia divina: Anassagora chiamò n. la divina ragione ordinatrice del mondo. Talora usato al femm. (forse...