Scrittore e pensatore tedesco (Kamenz, Sassonia, 1729 - Braunschweig 1781). Destinato, per tradizione familiare, alla carriera ecclesiastica, preferì invece dedicarsi ad altri studî, frequentando a Lipsia [...] lasciato prove scarse, anche se non insignificanti, nel campo della lirica: (Kleinigkeiten, 1751, di stampo prevalentemente anacreontico; Oden, 1753) e sparse narrazioni in versi. La sua poetica illuministica si manifesta apertamente nelle Fabeln in ...
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CAPEZZALI, Bonavita
Martino Capucci
Nacque a Pisa il 20febbr. 1604 da Alessandro e Clarice Roncioni. La famiglia era di antica origine corsa, ma risiedeva a Pisa da tempo.
Nell'università pisana il [...] derivava direttamente dagli esemplari greci. Tra le varie vie possibili il C. aveva scelto per il suo ditirambo il modello anacreontico, con un'aderenza allo schema antico che parve allora stabilire le "giuste regole" del genere. Il ditirambo del C ...
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Nacque in Teo una delle dodici città della confederazione ionica dell'Asia Minore assai probabilmente circa l'olimpiade LII (572 a. C.). Il nome del padre di lui ci è tramandato sotto varie forme: Partenio, [...] tiranni. Dall'Attica sembra sia passato alla corte di qualcuno degli Alevadi in Tessaglia: certo, però, dopo la dimora ateniese d'Anacreonte, di sicuro non si riesce più a sapere sul conto suo gran cosa. La notizia tramandata da Suida che circa il ...
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Scienziato e scrittore (Arezzo 1626 - Pisa 1698). Fu tra i primi ad applicare il metodo sperimentale alle scienze naturali; dimostrò la falsità della generazione spontanea negli Insetti (1668) e fu inoltre [...] è il suo ditirambo, Bacco in Toscana, elogio dei vari vini messo in bocca al dio. Esso nacque come «scherzo anacreontico» in uno «stravizzo» della Crusca nel 1666; si accrebbe con gli anni, cambiando forme e titolo, finché, divenuto un lunghissimo ...
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VITTORELLI, Jacopo
Rodolfo Zucco
‒ Nacque a Bassano (oggi Bassano del Grappa) il 10 novembre 1749, da Giuseppe ‒ esponente di una delle più antiche famiglie della nobiltà cittadina ‒ e da Caterina Salvioni.
Fu [...] . Cutolo, Milano 1963, e quella che riprende il testo delle Rime edite ed inedite (1825-1826), in R. Zucco, Per le Anacreontiche ad Irene di Jacopo Vittorelli, in Atti dell’Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, CLXVII (2008-2009), 1-2, pp. 125 ...
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BALLON, Domenico
Anna Migliori
Ballerino famoso di cui non si conoscono né la data né il luogo di nascita. L'attività del B., che fu anche coreografo, pare abbia avuto inizio nel 1778 al Teatro S. Benedetto [...] in Sardanapalo re degli Assiri (ballo eroico-tragico in 5 atti), in Amor all'azzardo, Le Ninfe di Diana (ballo anacreontico) e IlCavalier benefico;di tutti questi balli il B. fu il coreografo. Dopo alcuni spettacoli dati a Lodi, si esibirono ...
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MARVELL, Andrew
Gian Napoleone Giordano Orsini
Poeta inglese, nato il 31 marzo 1621 a Winestead (Yorkshire), morto a Londra nell'agosto 1678. Suo padre era un prete anglicano; egli venne educato alla [...] della sua lirica all'amante ritrosa (To his coy mistress), che comincia trattando il consueto motivo anacreontico del godimento della bellezza presente con una scherzevolezza freschissima, per poi finire con intensità quasi angosciosa, incitandola ...
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GUERRA, Antonio
Cristina Badii Ciccaglioni
Nacque a Napoli il 30 dic. 1806. Manifestata disposizione per la danza, fu ammesso ancora fanciullo alla scuola di ballo del teatro S. Carlo, dove studiò con [...] (19 apr. 1823; P. Sogner, Taglioni), Amor vendicato (19 nov. 1823; musiche di P. Raimondi e R. Gallenberg, coreografia di Henry), Anacreonte fra le Grazie (19 ag. 1824; P. Sogner, G. Dutarque), Otto mesi in 2 ore (22 genn. 1825; G. Rossini e ...
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MELÉNDEZ VALDÉS, Juan
Salvatore Battaglia
Poeta spagnolo, nato a Ribera del Fresno (Badajoz) l'11 maggio 1754, morto a Montpellier il 24 maggio 1817. A Salamanca, dove dal 1772 seguiva gli studî giuridici [...] rinnovamento della sua vita spirituale e artistica; ma fu conversione apparente e libresca, poiché al sentimentalismo anacreontico successe un'arcadia dell'ideologia umanitaria, con un'idillica e altrettanto astratta aspirazione progressista e con ...
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KLOPSTOCK, Friedrich Gottlieb
Giovanni Vittorio Amoretti
Poeta tedesco, nato il 2 luglio 1724 a Quedlinburg, morto ad Amburgo il 14 marzo 1803. Studiò a Schulpforta, poi a Jena e a Lipsia teologia. [...] di una nuova epoca. La sua poesia, avendo radice nel mondo spirituale del pietismo, lo tenne lontano dal "giuoco" anacreontico; e anche là dove egli accettò movenze caratteristiche del tempo, seppe riviverle in modo diverso, più profondo, più umano ...
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anacreontico
anacreòntico agg. e s. m. [dal lat. tardo Anacreontĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Conforme allo stile, alla maniera di Anacreonte, poeta greco (c. 57o - 485 a. C.), autore, oltreché di giambi vigorosi e crudi nell’invettiva, di liriche...
anacreontica
anacreòntica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. anacreontico]. – Odicina o canzonetta d’ispirazione leggera, amorosa, bacchica, in metri brevi e di stile vezzoso, coltivata in Italia nella seconda metà del Cinquecento e poi nel...