CARAFA, Carlo
Adriano Prosperi
Terzo figlio di Giovanni Alfonso conte di Montorio edi Caterina Cantelmo, nacque nel 1519 (secondo alcuni, nel 1517).
Data la sua posizione di figlio cadetto, dovette [...] giunse il 12 dicembre. Le accoglienze furono solenni e festose aldilàdi ogni previsione. Ma le trattative non riuscirono altrettanto soddisfacenti.
In un primo momento la tattica del C. consistette nel parlare solo degli argomenti ufficiali della ...
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Selezione
JJohn M. Thoday
di John M. Thoday
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Tipi di selezione. □ 3. Selezione naturale e artificiale e idoneità biologica. □ 4. Selezione in un singolo locus genico. [...] selezione naturale e l'incapacità di riprodursi di quelli male organizzati, nonché, incidentalmente, l'origine di alcuni mostri mitologici.
Il concetto di selezione naturale divenne importante solo quando, verso la metà del XIX secolo, Ch. Darwin e A ...
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Religioni primitive
Ioan M. Lewis
Introduzione
Il concetto di 'religioni primitive' è in parte retaggio di concezioni evoluzionistiche della società e in parte espressione dei pregiudizi delle grandi [...] la sofferenza edi offrire rimedi almale. Essa cerca anche di rispondere a problemi più ampi di ordine cosmico, e abbellisce e arricchisce l'esistenza attraverso rituali che santificano gli stadi cruciali del passaggio dalla nascita alla morte e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Considerato il più grande drammaturgo inglese, ovvero il più grande uomo di teatro [...] le armi contro un mare di guai
E, combattendo, finirli. Morire, dormire -
Nient’altro - e con un sonno dire che poniamo
Fine almaledel cuore e ai mille
Travagli naturali di cui la carne è erede.
Questa è consumazione da desiderare devotamente ...
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Devianza
Stanley Cohen
Introduzione: il problema della definizione
A differenza di molti concetti della sociologia ('status', 'società', 'classe sociale') e delle scienze sociali in genere ('povertà', [...] pubblica nella comune condanna del deviante) e chiarisce i confini della morale (la denuncia delmale ci informa su ciò che èbene). La devianza è dosata in modo tale che ogni società ottiene la quantità e il tipo di devianza di cui 'necessita'. Più ...
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Rino Gaetano
Alessandro Bratus
GAETANO, Salvatore Antonio (detto Rino). – Nacque a Crotone il 29 ottobre 1950, secondogenito di Domenico e Maria Riseta Cipale. Trascorsa l’infanzia a Crotone, si trasferì [...] interpreti, spesso in contemporanea con la messa in circolazione di materiali originali emersi dall’archivio del cantautore: si ricorda almeno la presentazione al Festival di Sanremo 2007 di In Italia si sta male da parte di Paolo Rossi. Nel 2019 ...
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GIUSTI, Giuseppe
Zeffiro Ciuffoletti
Domenico Proietti
Nacque a Monsummano, presso Pistoia, il 13 maggio 1809 da Domenico, agiato possidente di campagna di recente nobilitato, e da Ester Chiti.
A dodici [...] e suscitando la bramosia del meglio, ci fecero non curanti delbene" (Epistolario, III, p. 300).
Il G. era un liberale e un realista; considerava G. Mazzini un teorico e non nutrì mai troppe speranze nell'ideologia giobertiana (cfr. Il papato di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
‘Stampe dell’Ottocento’. Oppure, lasciando il nostro Palazzeschi, potremmo constatare con Alberto Savinio come «il secolo decimonono, eccellentemente umanitario, fu chiamato con le parole stesse di Léon [...] 1860 ministro di Grazia e Giustizia nel governo Cavour e il cui «progetto di revisione del 1860, nel benee nel male, è già il codice del 1865» (S. Solimano, "Il letto di Procuste". Diritto e politica nella formazione del Codice civile unitario ...
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Veneto
Ettore Caccia
Non ragioni critiche intrinseche giustificano la presente voce, e neppure ragioni storiche, se il V. come regione non esisteva ai tempi di D., e se la Marca Trevigiana che ad esso [...] forse, lasciata la Lunigiana, si era trasferito dapprima nel Casentino: vi è chi crede nella sua presenza a Lucca, chi a Forlì (ma fu equivoco del Troya, ebene il Barbi ha spostato quelle attestazioni al 1303), chi di passaggio al monastero di frate ...
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CORAZZINI, Sergio
Paolo Petroni
Nonostante si trovi spesso indicato come anno di nascita il 1887, i documenti confermano che il C. venne alla luce in una casa della vecchia Roma, al n. 17 di via in [...] e attribuisce al medico di famiglia tale definizione. Sembra comunque che all'interessato fosse stata taciuta la vera natura del suo male, ma data la situazione famigliare e le proprie condizioni di salute è facile supporre che questi sapesse benedi ...
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al di la
al di là locuz. avv. e s. m. – 1. avv. Di là da un luogo, dall’altra parte: passare al di là (v. anche là). Frequente l’uso di al di là di come prep., in luogo del più tradizionale (ma ormai meno com.) di là da, anche con il sign....
bene2
bène2 s. m. [dall’avv. bene1]. – 1. a. Ciò che è buono in sé, cioè perfetto nella compiutezza del suo essere o nel suo valore morale, e quindi oggetto di desiderio, causa e fine dell’azione umana: tendere, aspirare al b.; il sommo b.,...