. Strumento usato per determinare l'acidità totale dei liquidi, senza ricorrere al comune metodo di laboratorio che implica l'uso di una buretta graduata molto fragile, d'una pipetta, ecc. Se ne hanno [...] si fa mediante una soluzione speciale di soda capace di neutralizzare, a volumi eguali, una soluzione al 10 per mille di acidotartarico. Volendo determinare l'acidità d'un mosto o d'un vino, si versa questo nel tubo fino al segno A. Indi si versa a ...
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Chetoacido alifatico, CH3COCOOH, detto anche acido acetilformico; si presenta come un liquido dall’odore penetrante che si può ottenere per distillazione secca dell’acidotartarico, per saponificazione [...] in condizioni di aerobiosi, ossia il trasferimento del fosfato da una molecola di fosfoenolpiruvato a una di ADP, con formazione di acido p. e ATP. È costituita da 4 subunità identiche fra di loro; richiede la presenza di ioni Mg++, è inibita dal ...
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In chimica, la trasformazione di un composto organico otticamente attivo nella forma otticamente inattiva (racemo); solitamente la r. si ottiene per blando riscaldamento della specie otticamente attiva: [...] antipodo ottico. A volte si hanno r. parziali. Il primo a osservare la r. fu L. Pasteur nei suoi studi sull’acidotartarico. Ottenne infatti, riscaldando l’acido D-tartarico, una miscela degli isomeri destro- e levogiro in parti uguali, insieme ad ...
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Ossiacidi alifatici, di formula CH2OHCOOH, noti anche con i nomi di acidi ossiacetici o ossietanoici: in natura sono contenuti in piccole quantità nell’uva non matura, nelle carrube, nel sugo di barbabietola [...] o per riduzione elettrolitica dell’acido ossalico su elettrodi di piombo. Cristalli incolori, deliquescenti, solubili in alcol ed etere; impiegati in tintoria in sostituzione dell’acidotartarico, nella preparazione di esteri (glicolati ...
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Chimica sopramolecolare
Jean-Marie Lehn
SOMMARIO: 1. Dalla chimica molecolare a quella sopramolecolare. 2. Riconoscimento molecolare: a) riconoscimento, informazione, complementarità; b) recettori molecolari; [...] (76).
I fotogrammi di diffrazione di raggi X rivelano che i due materiali ottenuti dagli isomeri configurazionali dell'acidotartarico hanno strutture diverse. Entrambi sono mesofasi a colonne esagonali, ma, mentre i dati ottenuti per (LP2, LU2)n ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] . Johannes M. Bijvoet, della Università di Utrecht, determina la configurazione assoluta del sale di rubidio dell'acidotartarico mediante la tecnica della dispersione anomala dei raggi X; in precedenza, le configurazioni dei centri chirali venivano ...
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L'Ottocento: chimica. Atomi, tipi e radicali
Colin A. Russell
Atomi, tipi e radicali
Scoprire di che cosa sono fatti gli oggetti che ci circondano è la capacità fondamentale di un chimico. Tale tendenza [...] in una certa direzione, e quella di altre forme di dar luogo allo stesso effetto, ma nella direzione opposta. L'acidotartarico aveva due di tali forme ('destro' e 'levo') e inoltre aveva una forma che non mostrava alcun effetto ottico. Pasteur ...
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PIRIA, Raffaele
Marco Ciardi
PIRIA, Raffaele. – Nacque a Scilla, in provincia di Reggio Calabria, il 20 agosto 1814 da Luigi e da Angela Tortiglione.
Dopo la morte del padre, avvenuta nel 1820, il fratello [...] periodo: la separazione dei bromuri dai cloruri, la scoperta di alcune proprietà dei fosfati, le ricerche sui tartari e l’acidotartarico, l’individuazione dell’acido cloroacetico e, infine, le celebri esperienze sulla salicina, dalle quali otterrà l ...
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Pasteur, Louis
Antonio Fantoni
Il grande scienziato che inventò la vaccinazione
Nato in Francia, Louis Pasteur trascorre tutta la sua vita realizzando scoperte fondamentali per la biologia e la medicina [...] La scoperta dei fermenti
Ancora studente, Pasteur iniziò a descrivere da un punto di vista chimico e cristallografico l’acidotartarico, contenuto nel mosto d’uva: egli intuì che alcune sue particolari proprietà ottiche e la caratteristica forma dei ...
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AMADORI, Mario
Paolo Spinedi
Nato a Verona il 27 sett.1886, studiò chimica a Padova ove si laureò nel 1908; ivi conseguì anche il diploma in farmacia due anni più tardi. Nello stesso 1908 fu assunto [...] dedicata a ricerche di chimica organica, e in questo campo sono da ricordare le sue note sulla costituzione dell'acidotartarico e dei suoi derivati. Di particolare importanza le ricerche sui prodotti di condensazione tra glucosio e p-fenetidine ...
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tartarico2
tartàrico2 agg. [der. di tartaro2] (pl. m. -ci). – In chimica, di sostanza o reazione che ha rapporto con il tartaro che si forma nelle botti: fermentazione tartarica. In partic., acido t., di formula HOOC−(CHOH)2−COOH, idrossiacido...
tartaro2
tàrtaro2 s. m. [dal lat. mediev. tartar, tàrtarum (di origine araba)]. – 1. Deposito lasciato nelle botti dai vini (t. delle botti), costituito da una incrostazione compatta di colore bruno scuro, composta da varî sali fra i quali...