BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] localizzazione cassinese per la RB. In quanto alle differenze intrinseche sopra indicate, non vi è la minima ragione per negare apriori che esse si siano realizzate in B. nella successione dei due periodi, sublacense e cassinese, dal momento che la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Psicologia, psichiatria e psicoanalisi
Luciano Mecacci
La psicologia
Le opere più accreditate di storia della psicologia individuano una scissura tra le analisi dei processi psicologici svolte nel lungo [...] all’indagine filosofica, per es. nel tentativo di ridurre le forme apriori kantiane o lo sviluppo dello spirito nell’accezione hegeliana a strutture e meccanismi psichici. Questa impostazione psicologistica era sostenuta sia da psicologi ...
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GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] l'intitolazione, non il colophon, della Quaestio prestitorum designa G. come "prior generalis ordinis heremitarum sancti Augustini"; pur non potendosi escludere apriori la possibilità che questa espressione si riferisca genericamente all'ufficio più ...
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GIROLAMI, Remigio de'
Sonia Gentili
Nacque a Firenze da Chiaro in un anno compreso nell'arco del quarto decennio del Duecento.
Dei natali remigiani conosciamo invece piuttosto bene, grazie all'immenso [...] di consumo primario, che non è dunque possibile trattenere, sottrarre alla circolazione: è questa una negazione apriori dell'"idea di capitale, cioè di potenzialità di guadagno contenuta nel danaro" (Capitani, Il De peccato, p. 590). Se l'argomento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giacomo Leopardi
Gaspare Polizzi
L’opera di Giacomo Leopardi costituisce un riferimento imprescindibile nella tradizione letteraria italiana. Sembra anche ormai acquisita la sua dimensione filosofica, [...] vero ogni volta che giudica con certezza; e che non solo il dubbio giova a scoprire il vero (secondo il principio di Cartesio ec. v. Dutens, par. filosofica empirica, critica e demistificatrice di ogni apriori. In tal modo egli rigetta le filosofie ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Galluppi
Simona Venezia
Prima del programma federalista di Carlo Cattaneo, del progetto socialista di Giuseppe Ferrari e del Risorgimento repubblicano di Giuseppe Mazzini, la filosofia italiana [...] , mi sembrano assurdi; ma dall’esame della nostra facoltà di volere sono stato forzato di ammettere i giudizj sintetici apriori pratici, i quali sono le leggi morali della nostra natura (P. Galluppi, Saggio filosofico sulla critica della conoscenza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] 21). Ma Vanini si guardò bene dal raggiungere Roma e si fermò a Genova, dove strinse amicizia con Scipione Doria che gli affidò l’incarico di Dio, da quelle cosmologico-a posteriori a quelle ontologico-apriori. La confutazione della prova ontologica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Rosmini-Serbati
Luciano Malusa
Antonio Rosmini-Serbati viene considerato il maggior filosofo italiano dell’Ottocento. Quale che sia il giudizio sul richiamarsi del suo sistema filosofico alla [...] lo denomina anche «indeterminato», «potenziale», «virtuale»). Tale idea non appartiene alla mente, ma le è abitualmente presente, e offre apriori la vera condizione della realtà umana e mondana: l’esistenza. L’idea dell’essere è l’astrazione dell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] la stessa ragione; ma sopra le quali ‘evidenze’ per stabilire quale di esse sia autenticamente il prodotto della ‘sintesi apriori’ non v’è […] alcun giudice. Le ragioni che sono infallibilmente certe fino al sangue ed alla morte delle proprie ...
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MAMIANI DELLA ROVERE, Terenzio
Antonio Brancati
Nacque a Pesaro il 18 sett. 1799 da Gianfrancesco, conte di Sant'Angelo in Lizzola, e da Vittoria Montani.
Ebbe la prima formazione a Pesaro, dove studiò [...] italiano": una filosofia contraria al pensiero kantiano e rosminiano - fondato sul concetto di conoscenza intesa come una sintesi apriori della ragione - e imperniato invece sulla convinzione che le idee, di per sé eterne e universali, non derivano ...
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a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...
priore
prïóre s. m. [dal lat. prior -oris «precedente», compar. dell’avv. e prep. pri «davanti», da cui anche il superl. primus «primo»]. – 1. (f. -a, ant. -essa) Superiore di una comunità religiosa, e in partic. di una comunità monastica:...