Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] ’Impero romano, agli inizi del IV secolo, c’erano aree in cui la presenza cristianaera molto forte, e altre in cui, viceversa, la popolazione era esclusivamente pagana. Qualche esempio: secondo la testimonianza di Eusebio, una città della Frigia fu ...
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La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] . Fanfani, La Pira e gli altri ex dossettiani erano invece convinti che solo la ‘specificità cristiana’ era in grado di contenere e sconfiggere veramente il comunismo, motivando così la collocazione della Dc alla guida della lotta anticomunista ...
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Termine moderno, derivato dal nome del fiume Indo, che all’inizio del 19° sec. i Britannici iniziarono a usare per designare il complesso di credenze e pratiche religiose della vasta popolazione dell’India [...] un dio personale.
Il teismo induista risale al 2° millennio a.C.; all’inizio dell’eracristiana, però, il credo teistico era costituito principalmente dallo śivaismo e dal visnuismo, nonostante che la triade divina induista (Trimurti) sia composta ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] ragione della mancanza di testimonianze dell’elaborazione di una tradizione iconografica ebraica narrativa. Invece, dall’inizio dell’eracristiana i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento, oltre che gli scritti apocrifi, hanno costituito fonte per ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] circa trenta anni (Lc. 3, 21-23). Occorre poi tener conto dell'errore di Dionigi il Piccolo nel porre l'inizio dell'eracristiana nel 754-53 di Roma. Quindi diversi storici hanno elaborato varî computi secondo i quali G. C. sarebbe nato tra il 7 e ...
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Monaco, nativo della Scizia, ma vissuto lungamente a Roma (m. 526). È noto soprattutto per aver introdotto l'era "cristiana" o "volgare" nel computo degli anni (secondo il suo errato calcolo Gesù sarebbe [...] nato il 25 dic. dell'anno di Roma 753, mentre si tratterebbe in realtà del 749), e per la Collezione dionisiana risultante dalla riunione di due altre compilate in Roma appunto da D.: l'una contenente ...
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Storia
Presso gli antichi Romani, ciascuno dei membri del collegio a carattere giuridico-sacerdotale presieduto da un p. massimo. Il termine pontifex (da pons «ponte» e tema di facere «fare») inizialmente [...] 12 a.C., la carica di pontefice massimo, che sarebbe rimasta prerogativa di tutti i successivi imperatori, fino all’eracristiana inoltrata.
Religione
Nella Chiesa cattolica, il titolo di p. fu presto usato per indicare i vescovi, e in particolare ...
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Che non ha carattere sacro, che è estraneo o contrario a ciò che è sacro e religioso. Anche, che ha per argomento motivi terreni, mondani, non religiosi.
Arte
Nella storia dell’arte, l’iconografia p. [...] a tematiche p. o sacre e religiose è contestuale: soggetti sacri relativi all’antichità possono rientrare, dall’eracristiana nell’arte del mondo occidentale, nella grande e fortunata categoria iconografica dei temi p. pertinenti al mito, alla ...
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Fondatore del buddismo; di lui ci sono noti con grande approssimazione parecchi dati cronologici e biografici, sebbene la tradizione vi abbia innestato molti elementi fantastici ed edificanti, creando [...] , e poiché il ramo familiare da cui egli discendeva era quello dei Gautama, egli fu più tardi denominato sovente dai °-1° sec. a. C.) per mezzo di simboli; ai primi dell'eracristiana, con l'arte del Gandhāra e con quella di Mathurā si hanno le ...
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Sostantivo greco (λόγος «parola, discorso, ragione»), variamente usato nel linguaggio filosofico e teologico.
Per il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto [...] è presente nell’ambiente ebraico, soprattutto nell’ebraismo ellenistico a opera di Filone di Alessandria già prima dell’eracristiana. Nel Vecchio Testamento la «parola di Dio» è metafora frequente per esprimere l’efficacia immediata della volontà di ...
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era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...