reversibilità economia Proprietà di un bene capitale di essere trasferibile ad altra produzione senza grave menomazione del suo valore: tanto maggiore è il numero degli impieghi cui un bene capitale si può adibire in un determinato tempo e tanto più alto è il suo grado di r., ma la r. stessa è di rado perfetta, dato che ogni trasferimento da un impiego a un altro implica qualche spesa e perdita di tempo e determina con ciò un certo grado di irreversibilità. fisica Proprietà di una trasformazione di essere reversibile, ossia di potersi svolgere attraverso una successione di stati di equilibrio indifferentemente dallo stato iniziale allo stato finale o viceversa. Essendo i processi fisici reali sempre irreversibili, i processi reversibili costituiscono casi limite ideali (come, per es., i processi meccanici in cui siano trascurati gli attriti) e possono dar luogo, in particolare in termodinamica, a trasformazioni cicliche. Per la connessione tra r. microscopica e irreversibilità macroscopica ➔ termodinamica. tecnica In elettrotecnica, si parla di r. relativamente a macchine sincrone e macchine a corrente continua per la loro capacità di funzionare sia da motore sia da generatore; più in generale si può parlare di azionamento reversibile, quando questo lavora su 2 o su 4 quadranti.
In meccanica, si dice reversibile un meccanismo nel quale la trasmissione del moto può avvenire dall’organo di comando all’organo comandato e viceversa; macchina idraulica reversibile, quella addetta a funzionare sia da turbina sia da pompa.