Sostanza capace di provocare o di stimolare lo svuotamento dell’intestino; in terapia viene usata per combattere la stipsi o per esaltare il potere emuntorio dell’intestino stesso, allo scopo di provocare l’espulsione di parassiti o per ottenere una generica azione derivativa. Con riferimento all’intensità dell’azione si distinguono i p. lassativi (o semplicemente lassativi), miranti a ottenere un’evacuazione regolare, e i p. drastici, che giungono a provocare scariche diarroiche. In rapporto al meccanismo di azione, si hanno: a) p. ad azione prevalentemente meccanica (agar-agar, mucillagini) che, imbibendosi di acqua, si rigonfiano e stimolano con la loro massa la peristalsi; b) p. a base di sostanze oleose, che agiscono come lubrificanti; c) p. ad azione osmotica, salini (solfato di sodio) o zuccherini (mannite), che aumentano la peristalsi richiamando nell’intestino una forte quantità di liquido; d) p. ad azione prevalentemente irritante, che agiscono sia aumentando la secrezione intestinale sia stimolando direttamente i movimenti peristaltici.