PUNTEGGIATURA
La punteggiatura (o interpunzione) è l’insieme dei segni convenzionali che serve a scandire il testo scritto e, in secondo luogo, a riprodurre le intonazioni espressive del parlato.
Più precisamente, la punteggiatura svolge diverse funzioni.
• Funzione segmentatrice, quando distanzia tra di loro gli elementi del testo
Mentre io cerco le chiavi, tu tienimi le borse
• Funzione sintattica, quando scandisce le gerarchie degli elementi del testo, consentendo di individuarne le funzioni e di segnalare l’articolazione logica del discorso
Non potendone fare a meno, ci proverò
• Funzione emotivo-intonativa, quando suggerisce l’intonazione con cui leggere le frasi
Guarda che bello!
Basta!
• Funzione di introduzione del discorso diretto, quando segnala le battute nei dialoghi
«Guglielmo,» stava dicendo «erano sul punto di uccidermi, sai, ho dovuto fuggire nottetempo». «Chi ti voleva morto, Giovanni?» (U. Eco, Il nome della rosa)
• Funzione di commento, quando segnala nel testo gli interventi dell’autore o eventuali note aggiunte
Le cose stanno così (o almeno ci pare di aver capito)
In italiano i principali segni d’interpunzione sono:
– l’➔apostrofo
– l’➔asterisco
– i ➔due punti
– la lineetta
– le ➔parentesi quadre
– le ➔parentesi tonde
– il ➔punto
– il ➔punto e virgola
– il punto ➔esclamativo
– il punto ➔interrogativo
– la ➔sbarretta
– il ➔trattino breve e lungo
– la ➔virgola
– le ➔virgolette.