Lo studio delle proprietà termodinamiche di miscele di aria e vapor d’acqua, e, in particolare, la misurazione dell’umidità relativa dell’aria, che si effettua con lo psicrometro, inventato da E.G. August nel 1825. Il tipo più comune di psicrometro è costituito da due termometri affiancati (fig. 1) posti in una corrente d’aria generata da un ventilatore, uno dei quali ha il bulbo rivestito da una garza che pesca in un recipiente pieno d’acqua, ed è quindi mantenuto umido per capillarità; il termometro con il bulbo asciutto misura l’effettiva temperatura dell’aria dell’ambiente, mentre l’altro, per effetto della sottrazione di calore dovuta all’evaporazione dell’acqua, indica temperature man mano decrescenti fino a un valore (temperatura del bulbo umido) cui corrisponde l’equilibrio tra il calore ceduto dal bulbo per evaporazione e il calore ricavato dall’ambiente: sulla base di questa misurazione e della conoscenza della pressione atmosferica è possibile risalire, per mezzo di opportune tabelle (tabelle psicrometriche; fig. 2), o per mezzo del diagramma psicrometrico, alla pressione parziale del vapore acqueo nell’aria dell’ambiente, e, quindi, all’umidità relativa. In condizioni di aria satura di umidità i due termometri segnano la medesima temperatura.