• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

psicoanalisi

di Simona Argentieri - Enciclopedia dei ragazzi (2006)
  • Condividi

psicoanalisi

Simona Argentieri

La teoria psicologica creata da Freud

La psicoanalisi elaborata da Sigmund Freud alla fine dell’Ottocento è sia un metodo d’indagine sul funzionamento della mente umana, adulta e infantile, normale o patologica, sia una tecnica di cura delle malattie psichiche basata sull’uso della parola. L’intuizione dell’esistenza di una dimensione inconscia e sconosciuta in ogni individuo rivoluzionò l’idea tradizionale dell’Io. D’altronde, proprio l’ipotesi di una parte inconscia della nostra psiche suscita ancora oggi diffidenza e rifiuto da parte di molti

L’esistenza dell’inconscio

Ciascuno di noi possiede una parte conscia, della quale è consapevole, una parte preconscia e una parte inconscia, molto più vasta e misteriosa. Noi non possiamo entrare in contatto diretto con l’inconscio, poiché è fuori dal nostro controllo cosciente, e dobbiamo scoprirne il funzionamento attraverso i suoi cosiddetti derivati: i sogni, i sintomi, i lapsus (dimenticanze, errori di memoria, scambi di nomi). Qui sono le nostre passioni inconfessate, le emozioni inquietanti, i desideri dei quali ci vergogniamo, i ricordi remoti dell’infanzia, tutte le nostre parti ‘scomode’ che preferiamo ignorare. Questo ricchissimo mondo inconscio tende però continuamente a riaffiorare alla coscienza in forme mascherate. Per esempio, a volte soffriamo di uno stato nevrotico di ansia, ma non sappiamo dire perché, in quanto la vera causa è appunto inconscia e a noi stessi sconosciuta. Il lavoro della psicoanalisi è dunque decifrare i contenuti inconsci della psiche a partire da tutti questi derivati normali e patologici.

L’infanzia

Il bambino non è un angioletto innocente e passivo, ma un piccolo individuo che fin dalla nascita vive forti emozioni e passioni di amore e di odio. Sono verità naturali, presenti sotto gli occhi di tutti, ma che nessuno tuttavia prima di Sigmund Freud aveva voluto vedere.

Secondo la psicoanalisi, molte nevrosi dell’età adulta hanno la propria radice in epoche infantili: in rapporti non felici con i genitori, in eventi traumatici (per esempio, una malattia, la morte di una persona cara, un abbandono) o in conflitti non risolti (per esempio, una forte aggressività e desideri ostili verso un fratello, che fanno sentire il bambino in colpa); di conseguenza, il sentimento troppo doloroso o proibito viene rimosso, cioè cacciato via dai livelli di coscienza e nascosto nell’inconscio. Ciò che è rimosso però non viene annullato; anzi continua a influenzare la nostra personalità e i nostri rapporti, senza che ce ne rendiamo conto. Il primo compito della cura psicoanalitica è portare alla luce i conflitti inconsci, in modo da poterli affrontare senza paura e venirci a patti: per esempio riconoscendo senza troppa vergogna che siamo gelosi dei fratelli, ma che vogliamo loro anche molto bene.

Es, Io e Super-Io

La teoria psicoanalitica vede la nostra personalità composta da vari livelli, che Freud propose di chiamare Es, Io e Super-Io.

L’Es corrisponde al livello inconscio primitivo degli istinti (pulsioni) per distinguerli dagli istinti degli altri animali, che sono modelli di comportamento ereditari obbligati. Le pulsioni invece sono impulsi con i quali possiamo venire a patti. Per esempio, possiamo avere voglia di aggredire qualcuno o di avere un rapporto sessuale, ma possiamo controllarne l’impulso. Le patologie psichiche – come le nevrosi, le psicosi e via dicendo – possono derivare da un controllo troppo debole o troppo forte dell’impulso. Due sono le pulsioni fondamentali: quella di vita (detta anche Eros, che in greco significa «amore», o libido) e quella di morte (detta anche Thanatos, che in greco significa «morte», o distruttività). Esse sono presenti in ciascuno di noi in perenne conflitto; la sanità psicologica dipende da questo delicato equilibrio. Per vivere ci vuole una componente di aggressività sana – per esempio, per sostenere la voglia di mangiare, di esplorare il mondo, di conquistare la persona amata – mentre la distruttività assume a volte l’apparenza rassicurante della quiete, per esempio nei tanti casi in cui manca la voglia di agire e di impegnarsi.

L’Io, prevalentemente inconscio, è la parte della persona deputata all’apprendimento, alla memoria, alla costruzione dei rapporti con gli altri, all’integrazione tra conoscenza ed emozioni, al controllo degli impulsi.

Il Super-Io, in gran parte inconscio, è per così dire la nostra ‘voce della coscienza’, che deriva dagli insegnamenti di genitori e adulti autorevoli nella prima infanzia e poi dal senso morale che ciascuno si costruisce. Un Super-Io sano ci dice come dobbiamo comportarci (funzione normativa), ci fa sentire in colpa se non siamo nel giusto (funzione punitiva) e ci dà il senso di serenità interiore di chi si sente in pace con sé stesso (funzione protettiva).

La patologia invece può derivare sia da un Super-Io troppo forte, che ci perseguita e non ci permette di godere, sia da un Super-Io troppo debole, che ci lascia preda dei nostri impulsi distruttivi e antisociali (droga, criminalità, gioco d’azzardo e così via).

La terapia psicoanalitica

Nella cura psicoanalitica il paziente è sdraiato sul lettino e l’analista è seduto alla sue spalle, per creare una situazione di distensione e di concentrazione. Il numero di sedute settimanali (tre, quattro, anche cinque incontri) non dipende dalla gravità della malattia, ma ha lo scopo di creare una situazione di intimità durante la quale l’analizzato possa rievocare con calma gli eventi di tutta la sua vita: comprendere le vicende del passato, le difficoltà del presente, lasciar emergere dalle profondità dell’inconscio le pene segrete.

Per facilitare la comunicazione con l’inconscio, il paziente racconta le sue fantasie e i suoi sogni e poi viene invitato a fare le cosiddette libere associazioni, cioè a riferire cosa gli viene in mente, senza preoccuparsi se ciò che dice è apparentemente insignificante, giusto o sbagliato, vero o falso.

L’analista non dà consigli, offre invece interpretazioni, cioè spiegazioni delle cause inconsce che possono determinare i comportamenti consci. Per esempio, una persona che soffre di grave angoscia al momento di sostenere esami non è detto che sia fragile e insicura: può essere in realtà molto ambiziosa e desiderare di primeggiare su tutti gli altri. Oppure, chi fallisce sistematicamente in uno sport potrebbe esprimere così il proprio rancore per un genitore che lo spinge troppo a gareggiare: perdere la gara è un modo sottile di vendicarsi.

Durante la cura psicoanalitica si verifica il cosiddetto transfert del paziente sull’analista. Chi affronta l’analisi, cioè, è portato a riprodurre con l’analista lo ‘stile’ degli antichi rapporti: per esempio, affidarsi passivamente come faceva con la madre, oppure entrare sempre in competizione come faceva con il padre.

La psicoanalisi come professione

Tutti gli psicoanalisti si sono sottoposti a una psicoanalisi personale didattica e a un lungo addestramento in una delle scuole riconosciute dalla Società psicoanalitica internazionale, fondata da Sigmund Freud. Spesso, però, ormai il termine psicoanalista viene usato approssimativamente per indicare tutti coloro – psicologi, psichiatri, psicoterapeuti di scuole più o meno qualificate – che praticano psicoterapie. Gli psicoanalisti, comunque, non fanno solo psicoanalisi: offrono anche psicoterapie a uno o due incontri a settimana, colloqui di sostegno in momenti difficili della vita, episodiche consultazioni.

Freud chiamava psicoanalisti selvaggi i terapeuti inesperti o dilettanti che, basandosi su nozioni di psicoanalisi mal comprese e superficiali, si lanciavano in interpretazioni circa le motivazioni inconsce di sintomi, sogni, azioni, discorsi o lapsus altrui. La qualità ‘selvaggia’ di un’interpretazione non è tanto in relazione alla sua eventuale falsità, piuttosto alla sua inopportunità. Come scriveva Freud «è un errore tecnico gettare bruscamente in faccia al paziente, nel corso della prima visita, i segreti che il medico ha indovinato». In tal modo si rischia soltanto un aggravamento dei sintomi e una maggiore resistenza alla cura.

Quando le idee e le ipotesi psicoanalitiche si usano al di fuori della situazione clinica di cura, si parla di psicoanalisi applicata. Per esempio, quando si interpretano il carattere e le azioni di personaggi storici (da Napoleone ad Hitler) o immaginari (da don Giovanni ad Amleto).

Fin dai primi tempi della psicoanalisi ci sono stati allievi di Freud che sono entrati in contrasto con le sue teorie e hanno formato delle loro società di psicoterapia. Il caso più importante è quello di Carl Gustav Jung, che ha fondato la scuola di psicologia analitica, detta appunto junghiana.

Dalla psicoanalisi derivano anche altri metodi di cura psicologica, variamente modificati, come la psicoterapia della coppia o della famiglia, o come lo psicodramma.

Vedi anche
Sigmund Freud Fondatore della psicanalisi (Freiberg, Moravia, 1856 - Londra 1939). Le sue teorie hanno avuto un enorme impatto su tutti i settori della cultura (psicologia dell'arte, della religione ecc.) e hanno influito sulle ricerche antropologiche (B. Malinowski, A. Kardiner, M. Mead) e sugli indirizzi di medicina ... inconscio La sfera dell’attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza. Già teorizzato da G.C. Carus, L. Klages, A. Schopenhauer, F. Nietzsche, l’inconscio è divenuto specifico oggetto di studio psicologico, ma con un’estensione e importanza intese diversamente dalla psicologia classica e dalla ... Carl Gustav Jung Jung ‹i̯ùṅ›, Carl Gustav. - Psichiatra, psicologo e storico della cultura (Kesswyl 1875 - Küsnacht, Zurigo, 1961). Laureatosi in medicina a Basilea nel 1900, passò al nosocomio psichiatrico zurighese Burghölzli per proseguire gli studî di psichiatria sotto la guida di E. Bleuler. Nel 1902 compì un semestre ... nevrosi Condizione di sofferenza della psiche provocata da disturbi, a condizionamento psichico (cioè psicogeni), per lo più di decorso cronico, che si estrinsecano con diversi sintomi, per es. ansia, paure, coazioni, sintomi isterici, e con diverse caratteristiche, per es. inibizione, insicurezza, labilità ...
Indice
  • 1 L’esistenza dell’inconscio
  • 2 L’infanzia
  • 3 Es, Io e Super-Io
  • 4 La terapia psicoanalitica
  • 5 La psicoanalisi come professione
Categorie
  • BIOGRAFIE in Psicologia e psicanalisi
  • PSICANALISI in Psicologia e psicanalisi
  • PSICOLOGIA COGNITIVA in Psicologia e psicanalisi
Tag
  • PSICOLOGIA ANALITICA
  • CARL GUSTAV JUNG
  • SIGMUND FREUD
  • PSICOTERAPIA
  • PSICHIATRI
Altri risultati per psicoanalisi
  • psicanalisi
    Enciclopedia on line
    Disciplina, fondata da S. Freud, che ha per oggetto lo studio e il trattamento terapeutico di disturbi di tipo psicologico nel quadro di una teoria dinamica della psiche il cui concetto centrale è quello di inconscio. Principi fondamentali La teoria psicologica elaborata da S. Freud tra la fine del ...
  • psicoanalisi
    Dizionario di Medicina (2010)
    Teoria psicologica fondata da S. Freud basata su un metodo d’indagine dei processi psichici (analisi della mente, come recita la stessa parola composta) e su una disciplina psicoterapeutica. La p. nasce per curare i disturbi mentali che fino alla fine dell’Ottocento venivano trattati con la reclusione ...
  • psicoanalisi
    Dizionario di filosofia (2009)
    Disciplina fondata da Freud (➔), avente per oggetto lo studio e il trattamento terapeutico di disturbi di tipo psicologico nel quadro di una teoria dinamica della psiche incentrata sul concetto di inconscio (➔). Secondo la definizione freudiana, e prescindendo dalle specifiche differenze tra i molteplici ...
  • PSICOANALISI
    Enciclopedia del Cinema (2004)
    Psicoanalisi Lucilla Albano Il rapporto tra psicoanalisi e cinema Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina e di un nuovo metodo terapeutico, la p., a Parigi avveniva la prima proiezione pubblica del ...
  • Psicoanalisi
    Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)
    Paolo Fabozzi (XXVIII, p. 455; App. II, ii, p. 627; III, ii, p. 516; IV, iii, p. 83; V, iv, p. 321) Nella seconda metà degli anni Ottanta assume particolare rilievo una questione che ha peraltro segnato il movimento psicoanalitico fin dai suoi esordi e che ha spesso dato esito a scissioni, aspre discussioni ...
  • Psicoanalisi
    Universo del Corpo (2000)
    Red Il termine psicoanalisi (dal tedesco Psychoanalyse) indica la disciplina fondata da S. Freud e da lui stesso così denominata nel 1896. Essa ha per oggetto lo studio e il trattamento terapeutico di disturbi di tipo psicologico nel quadro di una teoria dinamica della psiche, il cui concetto centrale ...
  • Psicanalisi
    Enciclopedia delle scienze sociali (1997)
    Peter Gay Introduzione A differenza di altre discipline che rientrano nel campo delle scienze umane, come ad esempio la sociologia o l'antropologia culturale, la psicanalisi è stata - e per molti versi resta tuttora - strettamente identificata con il pensiero del suo fondatore, Sigmund Freud (1856-1939). ...
  • PSICOANALISI
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1994)
    Sergio Bordi (XXVIII, p. 455; App. II, II, p. 627; III, II, p. 516; IV, III, p. 83) Nelle ultime due decadi la p. è stata ricca di fermenti e di mutamenti così insoliti che per essa si è parlato di profonda crisi e d'incerto futuro. Tale interpretazione è come minimo esagerata, ma che la p. contemporanea ...
  • PSICOANALISI
    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1981)
    (XXVIII, p. 455; App. II, 11, p. 627; III, 11, p. 516) Gaetano Benedetti Dal 1960 a oggi la p. ha conosciuto una serie di importanti sviluppi volgendosi soprattutto in direzione dello studio di fasi precocissime della vita umana (1), di aspetti particolari della struttura psichica (2), delle sue modalità ...
  • Psicanalisi
    Enciclopedia del Novecento (1980)
    PPaul Ricoeur Silvano Arieti di Paul Ricoeur, Silvano Arieti PSICANALISI La teoria psicanalitica di Paul Ricoeur Sommario: 1. Introduzione. 2. La psicanalisi come metodo d'indagine: a) il sintomo; b) il sogno; c) atti mancati; d) fantasia; e) il motto di spirito. 3. La terapia psicanalitica. 4. La ...
  • PSICOANALISI
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    (XXVIII, p. 455, II, 11, p. 627) Emilio Servadio Dopo il 1948, la p. si è ulteriormente diffusa nel mondo, evolvendosi in varî settori, tra cui possono, sommariamente, essere ricordati i seguenti: 1. L'Io e i rapporti oggettuali. - Mentre secondo H. Hartmann e D. Rapaport è necessario considerare ...
  • PSICOANALISI
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)
    (XXVIII, p. 455) Emilio Servadio Nella teoria e nella pratica della psicoanalisi freudiana si sono manifestate principalmente, dopo il 1935, tre diverse tendenze. a) Quella della cosiddetta scuola inglese, facente capo a Melanie Klein e ad Ernest Jones. Secondo questo indirizzo, che si richiama a ...
  • PSICOANALISI
    Enciclopedia Italiana (1935)
    Edoardo Weiss . Scienza psicologica fondata da Sigmund Freud. Il termine ha tre significati principali; può cioè designare: 1. un metodo d'indagine di processi psichici altrimenti quasi inaccessibili; 2. un metodo di trattamento di affezioni psichiche, basato sull'indagine accennata; 3. una serie di ...
Mostra altri risultati
Vocabolario
psicanàliṡi
psicanalisi psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente seguito in quest’opera, registriamo...
censurare
censurare v. tr. [der. di censura]. – 1. a. Biasimare, riprendere: molti hanno censurato il tuo comportamento. b. Notare o criticare i difetti di un’opera: è più agevole il c. che il fare (Manzoni). 2. a. Sottoporre a censura, cioè al controllo...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali