Freud, Sigmund
Il fondatore della psicoanalisi
Originario della Moravia e attivo a Vienna tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, Sigmund Freud fu il fondatore della psicoanalisi, che è sia una teoria della psiche e del suo funzionamento sia una terapia per curare malattie e sofferenze mentali
Sigmund Freud nasce nel 1856 a Freiberg (oggi Pribor) in Moravia. È il primogenito di Amalie Nathanson, terza moglie di Jacob. Quando Sigmund ha appena 4 anni, la famiglia si trasferisce a Vienna per cercare miglior fortuna. Egli si rivela presto uno studente brillante: fin dal ginnasio ha una notevole capacità di scrittura e un amore spontaneo per i classici ‒ i tragici greci, i poeti latini ‒ e i grandi scrittori russi. Consegue la maturità classica a soli 17 anni e si iscrive a medicina, laureandosi nel 1881.
Freud è determinato, ambizioso, mosso da una profonda volontà di riscatto intellettuale e sociale (la sua famiglia, di origine ebraica, aveva sempre sofferto di ristrettezze economiche e solo dal 1848 in Austria erano stati riconosciuti agli ebrei i diritti civili e il diritto di iscriversi all'università).
Ottenuta la docenza in neuropatologia, Freud si reca a Parigi dove frequenta presso l'ospedale della Salpêtrière le lezioni del celebre professor Jean- Martin Charcot sull'isteria. Questa esperienza darà a Freud l'occasione per i suoi primi fondamentali studi: l'isteria (il cui nome deriva dalla parola greca ystèra "utero") non colpisce solo le donne, ma anche i maschi (come si vedrà poi nelle nevrosi traumatiche di guerra dei reduci della Prima guerra mondiale) e i suoi sintomi fisici ‒ cecità, paralisi, convulsioni ‒ sono di origine psichica. Nel 1886 Freud sposa l'amatissima Martha Bernays, con la quale avrà sei figli. Il matrimonio, apparentemente saldo, sarà segnato però dall'incomprensione e dalla noia.
Inizialmente Freud cura i suoi pazienti con l'ipnosi, uno stato simile al sonno in cui sono facilmente suggestionabili; ma i successi sono solo momentanei. Insoddisfatto, inaugura allora la nuova tecnica della psicoanalisi: il paziente racconta tutto ciò che gli passa per la mente, descrivendo i suoi sogni e i suoi sintomi, e l'analista lo aiuterà a capire quali sono i conflitti inconsci che causano la malattia.
Sigmund Freud dovrà sempre lottare contro la diffidenza dell'ambiente accademico, che guarda con sospetto le sue ricerche sul sogno e soprattutto sulla sessualità infantile.
I sogni non sono magiche profezie, ma segni rivelatori ‒ in forma mascherata ‒ di ciò che si agita nell'inconscio; i bambini non sono angioletti, ma piccoli esseri umani animati da grandi passioni d'amore e d'odio, da angosce e desideri.
La sessualità si identifica con l'energia vitale stessa ‒ l'Eros ‒ che si oppone alla forza distruttiva dell'aggressività e della morte ‒ il Thanatos.
Nella vita di Freud si alternano grandi riconoscimenti ‒ l'invito negli Stati Uniti nel 1909, l'amicizia di scrittori e scienziati come Thomas Mann e Albert Einstein ‒ e cocenti delusioni ‒ l'abbandono di alcuni dei suoi migliori allievi come Jung e Alfred Adler.
I numerosi scritti di Freud comprendono saggi teorici, descrizioni di casi clinici avvincenti come romanzi, studi su grandi temi come la guerra, sull'umorismo o su fenomeni della vita quotidiana come i cosiddetti lapsus, nonché analisi delle opere di sommi artisti, per esempio Leonardo e Dostoevskij.
Nel 1933 il nazismo (nazionalsocialismo) mette la psicoanalisi al bando perché scienza degenerata che mette in luce i lati oscuri dell'uomo, e i libri di Freud vengono bruciati nella pubblica piazza.
Vecchio e malato, perseguitato dalla Gestapo in quanto ebreo, nel 1938 Freud è infine costretto a lasciare Vienna per cercare rifugio a Londra. Lo accompagnano la moglie e la figlia Anna, la più giovane e prediletta, a sua volta valente psicoanalista e che sarà la sua erede intellettuale. Grazie alla principessa Marie Bonaparte, una delle sue migliori allieve, Freud riuscirà a portare con sé in esilio anche la preziosa collezione di opere d'arte antica, che ancora oggi si può ammirare nella casa-museo di Londra.
Morirà in Inghilterra nel 1939.