In embriologia, nello stadio di 3 vescicole dello sviluppo dell’encefalo dei Vertebrati, la prima vescicola (anteriore o precordale). Il p. (detto anche proencefalo) si suddivide in telencefalo e diencefalo. Da esso, nell’ulteriore sviluppo, derivano: i lobi olfattori, i corpi striati, la corteccia degli emisferi, i talami ottici, l’epitalamo, il talamo e l’ipotalamo, l’infundibolo, il tuber cinereum, i corpi mammillari e il lobo posteriore dell’ipofisi. Nel corso dello sviluppo, la cavità del p. dà origine, in corrispondenza del telencefalo, ai ventricoli laterali (1° e 2°) alla parte anteriore del 3° ventricolo e, in corrispondenza del diencefalo, alla parte posteriore. Negli Agnati e negli Elasmobranchi, il p. corrisponde, nello stadio a due vescicole, all’archencefalo. All’inizio, il limite dorsale fra p. e mesencefalo (la seconda vescicola o cervello medio) corrisponde a un solco trasversale; ventralmente, nella parete del p., dietro al processo neuroporico anteriore e al relativo recesso, si susseguono: la lamina terminale, il recesso preottico, la regione del chiasma, il recesso dell’infundibolo e il recesso mammillare il quale segna il limite posteriore del prosencefalo. Prosencefalia Nel linguaggio medico, anomalia embrionale, in cui l’abbozzo dell’encefalo è visibile attraverso una fontanella anteriore del cranio.