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privacy

di Margherita Zizi - Enciclopedia dei ragazzi (2006)
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privacy

Margherita Zizi

Il diritto alla riservatezza

Il termine inglese privacy indica la sfera privata degli individui, e quindi fa riferimento all’insieme di informazioni personali che non vogliamo diventino di dominio pubblico senza il nostro consenso. La tutela della privacy ha acquistato un’importanza centrale con la diffusione delle tecnologie della comunicazione e con la nascita di banche dati in cui sono raccolte informazioni personali di tutti i tipi

Diritto alla privacy e diritto all’informazione

Il termine inglese privacy, che significa «riservatezza», è diventato di uso comune per indicare la sfera privata di ogni individuo e, in particolare, quell’insieme di informazioni personali sulle quali desideriamo mantenere il riserbo, escludendone l’accesso ad altri. La riservatezza fu riconosciuta come un diritto tutelato dalla legge solo alla fine dell’Ottocento. Ad aprire la strada furono gli avvocati statunitensi Louis Brandeis e Samuel Warren, di Boston, il quale stufo di leggere sul quotidiano locale i particolari delle attività mondane della moglie e delle relazioni sentimentali della figlia, scrisse un saggio intitolato Diritto alla riservatezza.

La privacy di una persona ‘pubblica’ – uomini politici, attori, sportivi – viene considerata diversamente da quella di una persona comune. Nel primo caso, infatti, il diritto alla privacy sembra entrare in conflitto con altri importanti diritti: quello di informazione, il diritto di formarsi un’opinione corretta sulle questioni di rilievo sociale, e così via. In genere il diritto di cronaca viene considerato preminente rispetto al diritto alla privacy se i fatti riportati sono veri, di interesse pubblico e se sono esposti in forma corretta. D’altra parte, al diritto di cronaca vengono posti limiti più severi nel caso di soggetti particolari, per esempio se si tratta di minorenni o di malati di mente, e di dati particolari, come quelli relativi alla salute e alla vita sessuale.

Le banche dati e i nuovi rischi

Il problema della privacy assume nuova importanza con la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, e in particolare con la nascita di banche dati pubbliche e private, che raccolgono le più diverse informazioni personali. La sfera privata diventa sempre più fragile, esposta a mille insidie. Da ciò nasce la necessità di allargare le frontiere del diritto alla riservatezza al di là delle informazioni riguardanti la sfera intima della persona.

La tutela viene estesa a tutti i cosiddetti dati sensibili, cioè le informazioni che possono rivelare l’origine razziale o etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, associazioni e simili. Queste informazioni infatti possono essere usate per operare discriminazioni – licenziamenti, mancate assunzioni, rifiuti di stipulare contratti di assicurazione e via dicendo – o per esercitare un indebito controllo sugli individui.

Nuove formulazioni per nuove situazioni

informazioni sul nostro conto

Ulteriori minacce alla privacy provengono dalla diffusione di Internet. Frequentando i siti Internet, infatti, trasmettiamo automaticamente e a nostra insaputa una serie di informazioni sul nostro conto: nome, tempi e luoghi di utilizzazione del servizio, numero e tipo dei siti visitati e così via. Da questi dati è possibile risalire ai gusti, all’orientamento politico, alla fede religiosa di una data persona. Navigando su Internet divulghiamo dati ‘sensibili’ su di noi che altri potrebbero utilizzare, e ciò avviene senza che ne siamo stati informati o abbiamo dato il nostro consenso.

Il diritto alla privacy allora deve essere inteso non solo come diritto di impedire ad altri la raccolta e la diffusione di dati personali, ma anche come diritto di controllare la raccolta, il trattamento e la divulgazione delle informazioni sul nostro conto: il diritto, cioè, di sapere se ci sono e quali sono le banche dati che contengono informazioni che ci riguardano, quale uso ne sarà fatto, a chi saranno comunicate e in che ambito verranno diffuse, nonché quello di accedere ai dati e farli correggere se scorretti o illeciti. Per tutelare questo diritto in Italia, nel 1996, è stata istituita una autorità, il Garante per la protezione dei dati personali, con compiti di vigilanza e di controllo e con il potere di emanare provvedimenti con valore di legge.

Vedi anche
Diritto all'informazione Il diritto all’informazione – alcuni studiosi preferiscono utilizzare la locuzione libertà di informazione – rileva sotto due o tre diversi aspetti: come libertà di informare e come diritto ad essere informati, oppure (secondo Lavagna) come diritto di informare, cioè di trasmettere notizie agli altri, ... informazione Notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere. In senso più generale, anche la trasmissione dei dati e l’insieme delle strutture che la consentono. L’espressione tecnologia delle i. è la traduzione italiana di information technology, ... Libertà di manifestazione del pensiero La libertà di esprimere le proprie convinzioni e le proprie idee è una delle libertà più antiche, essendo sorta come corollario della libertà di religione, rivendicata dai primi scrittori cristiani nel corso del II-III secolo e, successivamente, durante i conflitti tra cattolici e protestanti (XVI-XVII ... accesso Diritto A. ai documenti amministrativi I privati hanno diritto di prendere visione o estrarre copia dei documenti amministrativi utilizzati dalle pubbliche amministrazioni, cioè di «ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, ...
Categorie
  • DIRITTO COSTITUZIONALE in Diritto
Tag
  • TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
  • GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
  • LOUIS BRANDEIS
  • ITALIA
  • BOSTON
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Vocabolario
privacy
privacy 〈prìvësi o, spec. nella pron. angloamer., pràivësi〉 s. ingl. [der. di priva(te) «privato»], usato in ital. al femm. – La vita personale, privata, dell’individuo o della famiglia, in quanto costituisce un diritto e va perciò rispettata...
sbattesimo
sbattesimo s. m. Rinuncia volontaria al battesimo ricevuto. ◆ Un membro di questo gruppo – ecco la notizia – sarebbe ricorso al Garante della privacy per ottenere la cancellazione del suo nome dal registro parrocchiale dei battezzati. Lo...
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