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Presupposizione

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Concetto elaborato dalla dottrina giuridica come strumento di interpretazione del negozio giuridico e come fondamento della cessazione della sua efficacia per risoluzione o revoca. Si distingue dalla causa del negozio giuridico perché non attiene alla funzione sociale del negozio giuridico previsto dal legislatore e risultante dallo schema legale, ma si riferisce a una previsione propria delle parti. La presupposizione non può confondersi neppure con i motivi del negozio perché la previsione degli effetti non ha mero carattere soggettivo, ma acquista oggettivo rilievo in quanto deve risultare dalla dichiarazione di volontà del negozio. Infine la presupposizione non si identifica con una condizione del negozio perché l’enunciazione delle rappresentazioni degli effetti che le parti si propongono non si esprime attraverso una clausola risolutiva, ma risulta implicitamente e informa di sé tutta la struttura dell’atto, divenendo essenziale per spiegarne la ragione e il movente oggettivo. Pur non essendo rigorosamente un elemento giuridico del negozio (anche perché non è riconosciuta come tale dal legislatore), la presupposizione diventa essenziale in sede di interpretazione del negozio e per accertare gli estremi della risoluzione di esso. Infatti l’indagine sugli effetti pratici proposti, presenti al momento della dichiarazione negoziale, consente di accertare di volta in volta quando il verificarsi di certe circostanze pregiudichi l’equilibrio contrattuale e debba dar luogo alla risoluzione, sia che queste circostanze dipendano dall’inadempimento, sia che dipendano da eventi esterni incolpevoli (come è la sopravvenuta eccessiva onerosità della prestazione).

Voci correlate

Causa del negozio giuridico

Contratto

Interpretazione del negozio giuridico

Vedi anche
interpretazióne della légge interpretazióne della légge Applicazione del precetto legislativo astratto al caso concreto (sillogismo) e integrazione delle lacune contenute nella legge. È attività diretta a ricercare o a integrare il significato da attribuire all'atto normativo. criteri ermeneutici Il processo logico dell'interpretazione ... Opponibilità. Diritto civile Opponibilità. Diritto civile Si intende per opponibilità in diritto civile la prevalenza di un titolo su altri con esso incompatibili. Ad esempio, se un soggetto dispone la cessazione della qualità di pertinenza di una cosa e la aliena ad un terzo, può verificarsi un conflitto tra coloro che avevano ... dottrina politica  Nella consuetudine diplomatica statunitense (poi anche di altri Stati), enunciazione, da parte di un uomo di Stato responsabile, delle direttive cui la politica estera del suo paese si atterrà relativamente a un determinato settore delle relazioni internazionali.  religione  La somma dei principi ... contratto Regolamento di interessi che trae la sua forza vincolante dall’accordo di coloro che lo stipulano. 1. Diritto civile Il contratto è l’accordo tra due o più parti per costituire, regolare od estinguere un rapporto giuridico patrimoniale. È la massima espressione dell’autonomia privata, del potere, ...
Tag
  • NEGOZIO GIURIDICO
  • INADEMPIMENTO
Vocabolario
presuppoṡizióne
presupposizione presuppoṡizióne s. f. [der. di presupporre, sull’analogia di supposizione]. – Il presupporre, il fatto di presupporre e la cosa presupposta; congettura: è una p. abbastanza fondata; le tue p. mi sembrano azzardate. In diritto,...
prevenzióne
prevenzione prevenzióne s. f. [dal lat. tardo praeventio -onis; nel sign. 2, dal fr. prévention]. – 1. Adozione di una serie di provvedimenti per cautelarsi da un male futuro, e quindi l’azione o il complesso di azioni intese a raggiungere...
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