Forma di religione che ignorerebbe ancora gli dei personali e, a maggiore ragione, un dio unico, ma sarebbe caratterizzata dalla credenza in un gran numero di demoni dai poteri limitati a uno stretto campo d’azione. Il termine (coniato sul modello di politeismo) fu introdotto negli studi dall’indirizzo evoluzionistico, quando l’originario schema elaborato da E.B. Tylor dell’evoluzione religiosa dell’umanità (attraverso le tre tappe: animismo, politeismo, monoteismo) si venne articolando mediante l’inserimento di tappe intermedie: come all’animismo fu fatto precedere il preanimismo e al monoteismo la monolatria, così tra animismo e politeismo s’inserì il p. con caratteristiche proprie che lo dovevano distinguere dall’uno e dall’altro.