Phylum di Metazoi a simmetria bilaterale (detti anche vermi piatti) comprendente tre classi: Turbellari, Trematodi e Cestodi, le due ultime solo con forme parassite e circa 16.000 specie. Forme libere e parassite, hanno corpo appiattito e depresso in senso dorso-ventrale, in genere non metamerico (eccetto alcuni Turbellari che manifestano una ripetizione di organi interni). Provvisti di una cavità gastrovascolare ramificata che comunica con l’esterno attraverso un’unica apertura e può essere più o meno sviluppata o mancare del tutto nei Cestodi, cioè quelle forme nelle quali l’adattamento alla vita parassitaria è spinto al massimo grado. Il celoma e l’apparato respiratorio mancano e lo spazio fra i vari organi interni è occupato da un tessuto connettivale detto parenchima, alla cui formazione partecipano cellule di vario tipo (cellule mobili, di sostegno ecc.) e di funzioni diverse (fagocitosi, respirazione ecc.), che si origina dal mesoderma o mesenchima. Il sistema escretore è rappresentato da un complesso di canalicoli che terminano a fondo cieco nell’interno di caratteristiche cellule, munite esternamente di prolungamenti protoplasmatici che si perdono nel parenchima e all’interno di un ciuffo di ciglia vibratili (cellule a fiamma o solenociti) che costituiscono i protonefridi; tali canalicoli, confluenti in tronchi di diametro crescente, comunicano con l’esterno attraverso uno o più pori escretori. Manca il sistema circolatorio; il sistema muscolare è ben sviluppato, con fibre circolari, longitudinali, trasversali, dorso-ventrali. Il sistema nervoso consta di tronchi longitudinali di struttura midollata, con cellule situate alla periferia e fibre al centro, che presentano concentramenti di cellule gangliari in corrispondenza dell’estremità cefalica del corpo.
Salvo rarissime eccezioni (Schistosoma) i P. sono ermafroditi: gli organi riproduttori constano delle ghiandole germinali (ovari e testicoli), e dei loro condotti (ovidutti e deferenti); l’uovo contiene una certa quantità di deutoplasma o vitello, prodotto da speciali ghiandole, i vitellogeni, distinti dagli ovari; l’ovidutto possiede una dilatazione detta ootipo circondata da ghiandole che secernono il guscio dell’uovo. Lo sviluppo può essere diretto o per metamorfosi. Caratteristica di alcuni P. che conducono vita libera, come la maggioranza dei Turbellari marini, è una forma larvale tipica, la larva di Müller. Oltre che sessualmente, si possono riprodurre per via agamica, con processi di divisione naturale e formazione di una catena di individui (zooidi), come nei Rabdoceli, o per una sorta di gemmazione multipla dalla membrana proligera della cisti, come in alcune forme parassite (Cestodi: echinococco).