Sociologo russo (Tur´ja, gov. di Vologda, 1889 - Winchester, Massachusetts, 1968), naturalizzato statunitense nel 1930. Studiò all'università di Pietroburgo, dove ebbe come maestri, fra gli altri, V. M. Bechterev e I. P. Pavlov; in possesso di una cultura estremamente vasta, estesa a campi disparati come filosofia, psicologia, storia, diritto, ecc., si concentrò da ultimo sugli studî sociologici. Membro dell'Assemblea costituente dopo la rivoluzione sovietica e segretario di Kerenskij, fu poi costretto (1922) a lasciare l'Unione Sovietica per la sua opposizione al bolscevismo. Trasferitosi negli Stati Uniti, insegnò all'università del Minnesota (1924), e poi alla Harvard University (1930). Fu presidente (nel 1964) dell'American sociological association. La sua opera più importante si può considerare Social and cultural dynamics (4 voll., 1937-41), in cui sono affrontati i problemi della dinamica socio-culturale alla luce di una vera e propria filosofia della storia. S. ha peraltro contribuito alla ricerca sociologica specifica in diverse aree, come quelle della sociologia rurale e urbana, della sociologia politica, della sociologia dell'arte, ecc. Si è occupato inoltre di teoria e storia della sociologia, impegnandosi in una critica serrata nei confronti dell'uso dei metodi quantitativi in sociologia in Fads and foibles in modern sociology and related sciences (1956; trad. it. 1965). Altre opere: The sociology of revolution (1925); Social mobility (1927); Contemporary sociological theories (1928); Principles of rural-urban sociology (in collab. con C. Zimmermann, 1929); A systematic source book in rural sociology (in collab., 3 voll., 1930-32); Man and society in calamity (1942); Sociocultural causality, space, time (1943); Society, culture and personality (1947); Modern historical and social philosophies (1950); Sociological theories of today (1966). È del 1963 la sua autobiografia dal titolo A long journey.