Scrittore italiano (Cortona 1893 - Firenze 1952). L'attività di P. fu soprattutto di critico, dedicata in prevalenza alla letteratura italiana contemporanea, nel cui ambito ha tratteggiato essenzialmente il ritratto umano e morale degli scrittori.
Ha fatto gli studi classici, e seguito i corsi di legge, a Roma, a Venezia, a Padova. Ufficiale di fanteria durante la guerra mondiale; ferito. Cominciò a scrivere nel 1913, nell'Adriatico e nella Gazzetta di Venezia; in seguito continuò la sua attività di critico militante, che si svolse nel Resto del Carlino, nel Secolo di Milano, quindi nel Corriere della sera. Redattore (1929-33) della rivista Pègaso, fu consulente di varie case editrici, direttore di collane letterarie, ideatore-curatore, con R. Mattioli e A. Schiaffini, della grande collezione Ricciardi «La letteratura italiana, storia e testi». È stato socio nazionale dei Lincei dal 1946.
Echi carducciani e crociani si mescolano proficuamente in P., la cui sensibilità alacre e delicata è sorretta da una sicura preparazione umanistica, ma anche scaltrita da un'assidua esperienza delle letterature moderne e del decadentismo europeo. Fu compilatore di antologie: Poesie d'oggi, in collab. con G. Papini (1920; n. ed. 1925); I Toscani dell'Ottocento (1924); Racconti e novelle dell'Ottocento (1938). La sua critica, riguardante in prevalenza la letteratura italiana contemporanea, tende a tratteggiare, con la figura letteraria, il ritratto umano, morale degli scrittori. La tendenza a un bozzetto di arguta eleganza anche stilistica si ritrova pur fuori dell'ambito propriamente critico, nelle «favole» dell'Esopo moderno (1930) e nelle pagine di viaggio Donne e buoi de' paesi tuoi (1934). Gli articoli e i saggi critici (Ragguagli di Parnaso, 1920; Venti uomini, un satiro e un burattino, 1923; Scrittori italiani del Novecento, 1934; Studi sul D'Annunzio, 1939, ecc.) sono stati da ultimo ordinati in Scrittori d'oggi (6 voll., 1946-53), Nel giardino di Candido (1950), Italiani e stranieri (post., con prefaz. di A. Baldini, 1957) e infine nella vastissima silloge storicamente articolata Ragguagli di Parnaso. Dal Carducci agli scrittori d'oggi (a cura di G. Galimberti, 3 voll., 1967).