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Pièro di Cosimo

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Nome con cui è noto il pittore Piero di Lorenzo di Chimenti (n. Firenze 1462 circa - m. 1521). Allievo di Cosimo Rosselli, lo aiutò negli affreschi della Sistina. Impressionato tecnicamente dal Pollaiolo, da Leonardo, dal Signorelli, da Raffaello, è uno dei maestri più originali della scuola fiorentina per novità d'immaginazione, per comprensione della natura, per intimità del sentimento, per ricchezza cromatica. Tra i suoi primi lavori andò famosa la decorazione di una camera per i Benintendi con scene della vita primordiale dipinte su spalliere ora disperse: cacce, lotte con animali, battaglie di satiri e di centauri rievocanti con spiritosa fantasia l'esistenza e le passioni dell'umanità selvatica.

Vita e opere

Pochi sono i documenti che lo riguardano e non ci sono opere firmate o documentate, sicché il suo catalogo si basa essenzialmente sulla testimonianza di Vasari, che descrisse anche vivacemente la sua personalità complessa e difficile e il suo spirito bizzarro. Allievo di Cosimo Rosselli, da cui derivò il nome con cui è noto, fu suo collaboratore a Roma negli affreschi della Cappella Sistina (1481-82). Orientato verso una pittura di colore e luce atmosferica, gli furono congeniali la tecnica a olio e le dimensioni ridotte e rielaborò in modi del tutto personali suggestioni dall'arte di Filippino Lippi, dal Ghirlandaio, da Leonardo e infine da Fra Bartolomeo. Nella tecnica raffinata, nell'uso dei colori brillanti, nell'attenzione per i particolari resi realisticamente si avverte anche l'ascendente della pittura fiamminga. Una fantasia irrequieta, che si spiega di volta in volta in modi elegiaci, patetici o grotteschi, pervade i pannelli di soggetto mitologico, spesso enigmatico, che dipinse per le case di Francesco del Pugliese e di Giovanni Vespucci, ora dispersi in vari musei: sembrano appartenere al ciclo Pugliese Incendio nella foresta (Oxford, Ashmolean Museum), Scena di caccia e Ritorno dalla caccia (New York, Metropolitan Museum), ipotizzati come i primi episodi di una storia primordiale dell'umanità incentrata sulla scoperta del fuoco e ai quali si è pensato di connettere i pannelli che hanno come protagonista Vulcano (Hartford, Wadsworth Atheneum; Ottawa, National Gallery of Canada) e Prometeo (Monaco, Alte Pinakothek). La Battaglia tra Lapiti e Centauri (Londra, National Gallery), Le disavventure di Sileno (Cambridge, Mass., Fogg art museum) forse appartengono al ciclo Vespucci. Tra gli altri pannelli, di particolare intensità è quello nel quale si è identificata la Morte di Procri (Londra, National Gallery). L'importanza del paesaggio e i modi compositivi fondamentalmente anticlassici riscontrabili in questi dipinti si avvertono anche nei soggetti sacri: a parte le prime opere (Madonna e santi di Montevettolini e Madonna col Bambino della coll. reale di Svezia), notevoli sono la Visitazione con i ss. Nicola e Antonio dalla cappella Capponi in S. Spirito (1490 circa, Washington, National Gallery), la Madonna e santi, dell'Ospedale degli Innocenti a Firenze, il tondo con la Natività (1505 circa, Washington, National Gallery), l'Incarnazione, o Immacolata concezione (1505 circa, Firenze, Uffizi), nei quali l'iconografia canonica si scioglie sotto impulsi profondamente umani. Da un'acuta penetrazione psicologica sono segnati i più rari ritratti (Simonetta Vespucci, Chantilly, Musée Condé; Giuliano da San Gallo e Francesco Giamberti, Amsterdam, Rijksmuseum).

Vedi anche
Cosimo Rossèlli Pittore (Firenze 1439 - ivi 1507), fratello di Francesco. Allievo di Neri di Bicci (1453-56), subì l'influsso di A. Baldovinetti (affreschi della cappella Salutati, 1462-65, Fiesole, Duomo), di Domenico Veneziano e B. Gozzoli. All'attività giovanile risalgono varie pale d'altare (Madonna e santi, 1468, ... Domenico Bigordi detto il Ghirlandàio Pittore (Firenze 1449 - ivi 1494). Figlio di un artigiano (famoso per le acconciature femminili di ghirlande, donde il soprannome), il Gh., forse allievo di A. Baldovinetti, fu certo attento alle novità elaborate nell'ambito della bottega del Verrocchio e nel circolo mediceo, anche se non toccato dalle ... Lippi, Filippo, detto fra Filippo Pittore (Firenze 1406 circa - Spoleto 1469). Personalità inquieta, divisa tra passioni e condizione di religioso, compì un percorso artistico improntato a una continua e felice sperimentazione delle grandi novità elaborate in quel periodo a Firenze: dalla lezione masaccesca alla sapiente spazialità prospettica, ... Michelòzzo Scultore e architetto (Firenze 1396 - ivi 1472). Collaborò coi grandi del suo tempo: con Ghiberti al S. Matteo di Orsanmichele e alla prima porta del Battistero a Firenze; con Donatello, a numerose opere, tra cui il pergamo del duomo di Prato (1425-38), il fonte battesimale di Siena (1425), i monumenti ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Arti visive
Tag
  • IMMACOLATA CONCEZIONE
  • PITTURA FIAMMINGA
  • COSIMO ROSSELLI
  • FILIPPINO LIPPI
  • FRA BARTOLOMEO
Altri risultati per Pièro di Cosimo
  • PIERO di Cosimo
    Enciclopedia Italiana (1935)
    Carlo Gamba Pittore, nato a Firenze nel 1462, morto forse nel 1521. Allievo di Cosimo Rosselli, lo aiutò negli affreschi della Sistina. Impressionato tecnicamente dal Pollaiolo, da Leonardo, dal Signorelli, da Raffaello, è uno dei maestri più originali della scuola fiorentina per novità d'immaginazione, ...
Vocabolario
còṡimo²
cosimo2 còṡimo2 s. m. [dal nome di Cosimo I de’ Medici (1519-1574)]. – In numismatica, grosso d’argento fatto coniare a Firenze da Cosimo I, del valore di 13 soldi e 4 denari.
còṡimo¹
cosimo1 còṡimo1 agg. [prob. dalla festa di s. Cosma (o Cosimo), 26 settembre]. – In agricoltura, pero c., specie di pero con grossi frutti (detti, a loro volta, pere cosime) che maturano verso la fine di settembre.
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