piante C3
Piante caratterizzate da una fissazione fotosintetica del carbonio realizzata da un solo enzima, la Rubisco, che è la modalità più diffusa negli organismi vegetali. Tramite il metabolismo fotosintetico tutte le piante convertono la CO2 in carboidrati, ma lo fanno in modo diverso suddividendosi in almeno tre gruppi. La denominazione ‘piante C3’ si è originata dalla constatazione che, nella conversione della CO2, la prima molecola stabile che si forma è l’acido fosfoglicerico cioè un composto a tre atomi di carbonio. La serie di reazioni biochimiche che realizza la fissazione del carbonio nelle piante C3 fu scoperta durante gli anni Cinquanta del secolo scorso dagli americani Melvin Calvin, Andrew Benson e James A. Bassham, e va sotto il nome di ciclo di Calvin. Questi scienziati usarono una metodologia sperimentale che si basava sulla somministrazione di CO2, marcata con 14C, a colture in sospensione di alghe verdi Chlorella e Scenedesmus, e prelevando campioni di alghe a corti intervalli dalla somministrazione di CO2, per identificare i prodotti radiomarcati durante tempi predeterminati. L’acido fosfoglicerico, che in un primo momento si pensava originato dalla reazione della CO2 con un accettore a 2 atomi di carbonio, si forma invece per la reazione della CO2 con uno zucchero a 5 atomi di carbonio, il ribulosio 1,5 bisfosfato. L’incontro tra la molecola di CO2 e il ribulosio 1,5 bisfosfato è la reazione di carbossilazione, catalizzata da un enzima, la ribulosio bisfosfato carbossilasi/ossigenasi detta anche Rubisco, che è l’enzima chiave del ciclo di Calvin ed è l’unico enzima carbossilante nel ciclo fotosintetico delle C3. Di conseguenza la Rubisco è la proteina solubile maggiormente presente nel cloroplasto ed è una delle più abbondanti nella biosfera.