(o perovskite) Minerale, ossido di calcio e titanio, CaTiO3, rombico pseudomonometrico, di colore dal giallo bruno al nero, talvolta costituente accessorio in rocce effusive e in rocce metamorfiche; si rinviene in begli esemplari nella zona alpina (Val Malenco; Valle d’Aosta).
La locuzione Mg, Fe-perowskite indica la fase mineralogica (Mg, Fe)SiO3, che si ritiene predominante nel mantello inferiore, nella struttura densa della perowskite. Essa si forma a partire dall’olivina e dall’ortopirosseno che a 15 GPa di pressione, corrispondenti a circa 410 km di profondità, si trasformano rispettivamente in β-spinello e majorite. A pressione (profondità) superiore il β-spinello si trasforma in γ-spinello, e intorno a 25 GPa (660 km di profondità) γ-spinello e majorite si trasformano in Mg, Fe-perowskite. La trasformazione del γ-spinello in p. è rapida e avviene a 23 GPa di pressione, mentre quella della majorite in p. richiede un intervallo di pressione che va dai 23 ai 26 GPa. Nella Mg, Fe-p. l’atomo di silicio ha numero di coordinazione 6, cioè 6 ioni ossigeno si dispongono intorno allo ione silicio in una struttura ottaedrica. L’aumento del numero di coordinazione corrisponde a un aumento della densità e della velocità sismica, effetto particolarmente evidente nella discontinuità tra mantello superiore e inferiore, a 660 km di profondità. La struttura estremamente compatta della p. è di grande interesse per lo studio di fasi mineralogiche di alta pressione nel mantello.