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passato

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In linguistica, tempo del verbo (detto anche preterito) che indica la precedenza dell’azione o avvenimento rispetto al punto di vista di chi parla. A seconda del fatto che l’avvenimento si consideri come compiuto o in svolgimento, contemporaneo o anteriore rispetto a un altro evento passato, si può adoperare – se naturalmente la lingua possiede un mezzo d’espressione corrispondente – l’imperfetto, il perfetto, l’aoristo, il piuccheperfetto; anche il futuro anteriore è una specie di p. nel futuro. Di un passato come forma verbale a sé si può parlare dove non esiste che un solo paradigma designante questo tempo; tale è il caso, per es., delle antiche lingue germaniche, come il gotico, o della maggior parte delle lingue slave.

Il p. prossimo è uno dei tempi del verbo, nel modo indicativo; si contrappone a p. remoto, e serve a indicare un fatto passato ma avvenuto in un tempo non interamente trascorso (per es.: mi ha scritto in questo mese) o un fatto anche lontano ma i cui effetti durano tuttora o che sia comunque posto in relazione con il presente (per es.: l’America è stata scoperta da Cristoforo Colombo), ove il p. remoto serve a indicare un’azione che si presenta come compiuta nel tempo passato, distaccandola da ogni relazione col presente (per es.: Cesare sconfisse Pompeo).

Vedi anche
indicativo linguistica In alcuni sistemi verbali (per es., del latino e dell’italiano), modo del verbo che di norma esprime oggettivamente la semplice enunciazione o constatazione di un fatto e, soggettivamente, un’azione pensata o ritenuta reale. scienza militare indicativo da manovra Parola convenzionale, ... aoristo Categoria verbale propria dell’indoeuropeo, conservata in modo vitale soprattutto in indiano antico e greco. In confronto con gli altri tempi, come il presente e l’imperfetto, che indicano l’azione verbale considerata nella sua durata, o il perfetto e il piucheperfetto, che indicano il risultato di un’azione ... lìngue slave slave, lìngue Famiglia linguistica indoeuropea, generalmente divisa in tre grandi gruppi: lo slavo orient., con il russo, l'ucraino e il bielorusso; lo slavo occid., con il polacco, il casciubo, il sorabo, il ceco, lo slovacco e l'estinto polabico; lo slavo merid., con il bulgaro, il macedone, il serbo, ... modalità modalità matematica Nella logica, ciascuno dei modi con cui può configurarsi il nesso fra soggetto e predicato. ● Nella sillogistica aristotelica, i giudizi erano distinti a seconda che il nesso che univa il soggetto al predicato non fosse più la semplice asserzione di uno stato di fatto (S è P), ...
Categorie
  • GRAMMATICA in Lingua
Tag
  • LINGUE SLAVE
  • AORISTO
Altri risultati per passato
  • passato
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    passato [agg. Der. del part. pass. passatus del lat. passare, da passus -us "passo"] [LSF] Che è trascorso nel tempo, antecedente al presente. ◆ [RGR] P. causale di un evento: v. buco nero: I 382 a.
  • PASSATO
    Enciclopedia Italiana (1935)
    (fr. passé o prétérit; sp. pasado; ted. Präteritum; ingl. past) Giacomo Devoto Forma o gruppo di forme del verbo che si riferiscono al tempo passato nelle lingue che hanno a fondamento del sistema verbale il criterio del tempo. In italiano abbiamo il passato prossimo ho avuto, il passato remoto ebbi ...
Vocabolario
passato
passato agg. e s. m. [part. pass. di passare]. – 1. agg. a. Che è trascorso nel tempo, anteriore rispetto al momento attuale, al presente: il tempo p.; i secoli p.; nei giorni p. il tempo è stato bellissimo. In partic., l’anno, il mese...
passare
passare v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. per la via, per una via; p. per la strada...
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