Gaiòla, Parco sommerso di Area marina protetta istituita con decreto interministeriale del 7 agosto 2002 dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio di concerto con i Ministri per i Beni e le attività culturali, delle Infrastrutture e dei Trasporti, delle Politiche agricole e forestali e d’intesa con la Regione Campania per tutelare i resti archeologici sommersi per effetto del fenomeno vulcanico del bradisisma flegreo e ricompresi nel tratto di mare antistante la zona della Gaiola. L’ente gestore provvisorio è la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli e Caserta. Nell’ambito del parco, la zona di riserva integrale comprende il tratto di mare prospiciente Posillipo e gli isolotti della Gaiola, mentre la zona di riserva generale comprende il residuo tratto di mare all’interno del perimetro del parco medesimo. Il patrimonio archeologico del parco comprende i resti della villa (con teatro, odeon, un ninfeo e poche tracce di un complesso termale) del cavaliere romano Vedio Pollione.