parassita
parassita [agg. e s.m. Der. del lat. parasita, dal gr. parásitos "vicino al cibo", epiteto di addetti al culto che, pur non avendo una chiara funzione attiva nel rito sacrificatorio, partecipavano alla divisione delle parti della vittima sacrificata] [LSF] Qualifica di enti spuri o accessori di altri, in genere non desiderati se non decisamente nocivi. ◆ [ELT] P. atmosferici e industriali: v. oltre: Segnale parassita. ◆ [ELT] Antenna p.: negli allineamenti di antenne, qualifica delle antenne passive, cioè alimentate non direttamente, ma, per induzione, dalle antenne attive, delle quali modificano nel senso voluto le caratteristiche di radiazione: v. antenna: I 169 a. ◆ [EMG] Capacità, induttanza, resistenza p.: grandezze presentate accessoriamente da elementi circuitali caratterizzati da una certa grandezza principale (come, per es., le piccole capacità e l'induttanza distribuite presentate da un resistore, di cui grandezza principale è la resistenza), oppure caratterizzati da un certa funzione principale (per es., le capacità interelettrodiche di tubi elettronici e quelle che questi tubi, inseriti in un circuito, presentano come capacità d'ingresso e d'uscita, dovute non soltanto alle capacità interelettrodiche, ma anche alle capacità mutue dei reofori di collegamento al circuito; una situazione analoga si ha per i transistori). Ancorché in genere assai piccole, le grandezze p. reattive (capacità e induttanza) pongono un serio limite al campo di frequenze nel quale i dispositivi possono essere utilizzati; le resistenze p., poi, influiscono negativamente, quali cause dissipatrici, sul rendimento energetico e sul fattore di qualità. ◆ [MTR] Coefficienti p.: coefficienti numerici che compaiono nelle relazioni tra grandezze fisiche che siano espresse in unità di misura non coerenti tra loro; per es., se si volesse scrivere la legge fondamentale della dinamica del punto materiale misurando la forza F in kilogrammi-peso, la massa m in kilogrammi e l'accelerazione a in metri a secondo quadrato, si dovrebbe scrivere 9.81 F = ma, con la comparsa del coeffieciente p. 9.81 (valore approssimato del-l'accelerazione di gravità in m/s2). ◆ [EMG] Correnti p.: le correnti elettriche, dissipatrici di energia, che si destano, per induzione elettromagnetica, in un conduttore in moto in un campo magnetico oppure in quiete in un campo magnetico variabile nel tempo: v. induzione elettromagnetica: III 177 f. ◆ [ELT] Segnale p. (o, assolut., parassita s.m.): segnale presente in un sistema di telecomunicazione ma non facente parte dei segnali del sistema, quindi segnale indesiderato e perturbante, dovuto a sorgenti estranee (per es., nei sistemi radio, i radiosegnali impulsivi che si generano in scariche elettriche atmosferiche, che si chiamano p. atmosferici, oppure nel funzionamento di dispositivi elettromagnetici vicini ai ricevitori, che si chiamano p. industriali); un'importante categoria di segnali p. è costituita da quelli che si trasferiscono sul sistema a seguito di diafonia oppure d'interferenza con uno o più altri sistemi. Per ridurre la presenza di tali segnali (l'eliminazione completa di essi è impossibile in molti casi) si mettono in atto vari accorgimenti, sia attivi, per es., scegliendo opportuni procedimenti di modulazione od opportune vie di trasmissione, sia passivi, cioè proteggendo fisicamente il sistema da influenze esterne, per es., mediante schermi (laddove si può, come passando da linee a cavi schermati) oppure inserendo opportuni filtri.