Fondatore dei passionisti (Ovada 1694 - Roma 1775). Incoraggiato dal vescovo di Alessandria a condurre una vita di penitenza, si ritirò nella chiesa di S. Carlo al Castellazzo ove scrisse le regole di un nuovo ordine (1720); a Roma, nel 1721, non riuscì ad essere ricevuto dal papa, e visse in alcuni romitorî sul Monte Argentario, poi a Gaeta e a Troia in Puglia; infine nel 1725, insieme al fratello Giovanni Battista, fu ricevuto da Benedetto XIII, che diede loro il permesso di raggruppare alcuni compagni, ordinando poi sacerdoti i due fratelli (1727); si sviluppò allora ancora più intensa l'attività di missionario tra il popolo, per continuare la quale P. ottenne il riconoscimento delle regole per la nuova congregazione dei passionisti (alla quale affiancò le passioniste, istituto femminile di clausura). Intensa fu anche l'esperienza mistica di P., descritta nel suo Diario. Beatificato nel 1853, fu canonizzato nel 1867; festa, 19 ott. (fino al 1970, 28 apr.).