Pañcatantra L’opera più importante della letteratura narrativa indiana (dal sanscr. «i cinque libri» o «le cinque dottrine»); risalente al 4° e 6° sec. d.C., è attribuita dalla tradizione a Viṣṇuśarman. Il testo è pervenuto attraverso redazioni successive, la più antica delle quali è il Tantrāklyāyika («Libro di casi di saggezza»). In Europa si è diffusa attraverso traduzioni e rifacimenti intermedi.
Il P. si articola in 70 racconti in prosa ed è intervallato da strofe per lo più di carattere gnomico. Appartiene al genere narrativo didattico e, sotto forma di racconti (spesso con animali come protagonisti), esempi, considerazioni, sentenze che un dotto brahmano espone ai tre giovani figli di un re, ha per scopo primario l’insegnamento delle norme della politica e della morale comune e per scopo secondario l’insegnamento del sanscrito.