Malattia delle fosse nasali caratterizzata da un profondo e diffuso processo di suppurazione che esita in atrofia e che coinvolge la mucosa e, in un secondo tempo, anche il periostio e le pareti ossee delle cavità nasali. Da queste ultime emana un fetore particolare provocato da un accumulo delle secrezioni in grosse masse crostate, verdastre, che riproducono lo stampo delle cavità stesse. Nella patogenesi concorrono molteplici fattori, di ordine batterico, immunitario, disvitaminosico, disendocrino. L’o. colpisce di preferenza gli individui anemici o malnutriti e in preferenza il sesso femminile, non di rado con turbe endocrine. Vi può essere cacosmia o anosmia completa. La malattia si può diffondere alle cavità vicine (faringe, laringe), più di rado ai seni paranasali e all’orecchio. Il decorso è cronico; di solito nell’età avanzata i sintomi si attenuano e scompaiono. In particolari casi possono essere indicati interventi chirurgici (innesti ossei, ricostruzione plastica delle cavità nasali ecc.).