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ossiacido

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(od ossoacido) In chimica inorganica (in contrapposizione a idracido), ogni acido contenente ossigeno: per es., acido solforico H2SO4, acido nitrico HNO3, acido fosforico H3PO4; negli o. l’atomo di idrogeno che si ionizza è legato all’ossigeno. Questi composti generalmente si ottengono per reazione di un’anidride con acqua.

In chimica organica, composto che contiene, oltre a uno o più gruppi carbossilici, uno o più gruppi ossidrilici. Per la nomenclatura gli o. si considerano derivati dai corrispondenti acidi carbossilici per sostituzione di uno o più atomi di idrogeno con altrettanti gruppi −OH. Numerosi o. hanno nomi propri: acido glicolico, malico, tartarico, citrico, salicilico, floretinico ecc. Gli o. della serie alifatica, per l’ossidrile alcolico in essi contenuto, presentano tutte le reazioni degli alcoli oltre a quelle degli acidi: sono quindi capaci di formare esteri sia con gli acidi sia con gli alcoli. I monossiacidi, cioè gli o. contenenti un solo ossidrile, si comportano al riscaldamento in modo diverso a seconda della posizione dell’ossidrile rispetto al carbossile. Gli α-o. per riscaldamento eliminano due molecole d’acqua da due di acido con formazione di esteri doppi o lattidi, i β-o. perdono una molecola di acqua per una di acido con formazione di acidi carbossilici non saturi, i γ-o. e i δ-o. eliminano una molecola di acqua da una di acido con formazione di lattoni.

Vedi anche
selenio Elemento chimico, numero atomico 34, peso atomico 78,96, simbolo Se; fu scoperto da J. Berzelius nel 1817 nelle melme delle camere di piombo di un impianto di acido solforico a Gripsholm (Svezia). chimica Del selenio sono noti 6 isotopi stabili: 7434Se (0,9%), 7634Se (9,1%), 7734Se (7,5%), 7834Se (23,6%), ... elettrolisi Insieme dei fenomeni attraverso i quali, quando si applica un campo elettrico sufficientemente elevato ai capi di due elettrodi immersi in una soluzione elettrolitica, le specie cariche presenti nella soluzione subiscono delle modificazioni chimiche. Dei due elettrodi immersi nella soluzione, quello ... acido citrico Acido tricarbossilico alifatico,  formula Cristalli incolori, inodori, di sapore acidulo, solubili in acqua e in alcol, poco in etere. È molto diffuso nelle piante, sia libero sia sotto forma di sale, ed è abbondante nel frutto degli agrumi; diversi microrganismi lo formano a partire dal glucosio. ... iodio Elemento chimico, appartenente al gruppo degli alogeni, scoperto da B. Courtois nel 1812; simbolo I, numero atomico 53, peso atomico 126,90. Il nome deriva dal francese iode, coniato nel 1812 da J.-L. Gay-Lussac, che lo trasse dal greco ἴον «violetto», per il colore dei suoi vapori. 1. Caratteri generali ...
Categorie
  • CHIMICA INORGANICA in Chimica
  • CHIMICA ORGANICA in Chimica
Tag
  • ACIDI CARBOSSILICI
  • GRUPPI OSSIDRILICI
  • CHIMICA ORGANICA
  • ACIDO SOLFORICO
  • ACIDO GLICOLICO
Altri risultati per ossiacido
  • ossiacidi
    Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
    Andrea Ciccioli Composti chimici inorganici contenenti almeno un atomo di ossigeno e un atomo di idrogeno dotato di proprietà acide (cioè con tendenza a essere ceduto come protone H+). Secondo le prescrizioni della IUPAC, andrebbero denominati più propriamente ossoacidi. Possono essere descritti con ...
Vocabolario
ossïàcido
ossiacido ossïàcido s. m. [comp. di ossi-2 e acido2]. – 1. In chimica, denominazione (in contrapp. a idracido) degli acidi inorganici contenenti ossigeno (per es., l’acido solforico, l’acido nitrico, l’acido fosforico), nei quali gli atomi...
telluróso
telluroso telluróso agg. [der. di tellurio]. – Acido t., in chimica, ossiacido del tellurio di formula H2TeO3.
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