Poeta francese (n. Cahors 1530 circa - m. 1560 circa). Fu dapprima segretario a Parigi di Hugues Salel, suo compatriota del Quercy, ed entrò subito in rapporto con Ronsard e la scuola della Pléiade; dello stesso petrarchismo ronsardiano sono impregnati i suoi Amours (1553), e le sue Gayetés (1554) ricordano le Folastries del maestro. Dopo un lungo soggiorno a Lione, dove si legò alla poetessa Louise Labé, seguì a Roma l'ambasciatore J. d'Avanson e conobbe Joachim du Bellay: ai Regrets di quest'ultimo vanno infatti accostati i suoi Soupirs (1557). Poeta galante, dal vivace temperamento meridionale, compose più gravi e impegnate odi pindariche alla fine della sua vita (Les Odes, 1559), imitando ancora Ronsard, ma con una certa originalità.