OGADĒN (A. T., 116-117)
N Regione della Somalia. Immediatamente a sud della zona di Harar, l'altipiano etiopico declina verso l'Oceano Indiano, inciso da profondi cañones, spesso con forti pendenze sino all'Uebi e al bassopiano somalo. Questo settore, incluso fra l'Harar, l'Uebi dalla confluenza del Dakata alla regione degli Sciabelle, e gli antichi limiti dei Migiurtini a N. della linea di pozzi di Walwāl e Warḍēre, costituisce l'Ogadēn. Le genti somale dell'Ogadēn, che avevano accettato il protettorato italiano (convenzioni di Milmil del 14 marzo 1891 e di Hen del 20 marzo 1891), furono razziate e obbligate a sottomettersi (o a disperdersi nei paesi vicini) dalle spedizioni abissine dirette dal 1892 in poi dal rās Makonnen. Tali razzie devastatrici, continuate poi sino agli ultimi anni, hanno ridotto il paese in miserevoli condizioni.
Così l'Ogadēn, qualificato già come il paradiso dei Somali per la sua ricchezza di pascoli (e quindi di allevamenti di bestiame) è oggi una regione desertica. Il primo europeo che tentò di penetrarvi fu il giovane italiano Pietro Sacconi, residente all'Harar, che perì vittima del suo ardimento, trucidato in località Koro Nāgōd il 12 agosto 1883, perché ritenuto una spia egiziana. L'anno seguente vi penetrò la spedizione condotta dai fratelli James e successivamente l'Ogadēn fu attraversato dagl'Italiani Baudi di Vesme e Candeo, dal principe Ruspoli, da Vittorio Bottego, dal duca degli Abruzzi.
Ogadēn è altresì il nome di un gruppo etnico somalo che abita la regione su descritta e inoltre: il settore tra Uebi, Ueb e Giuba a nord dei Rahanwēn; la parte centrale e settentrionale dell'Oltre Giuba italiano; e una zona della provincia del Tanaland (Colonia del Kenya). Gli Ogadēn, secondo le genealogie tradizionali, appartengono ai Somali Dārōd. Essi si dividono in due grandi famiglie: i Maqābul (le cui principali tribù sono i Ḍūgad e gli Ibrāhīm Makāhīl) e i Miyyir-wålāl (le cui principali tribù sono gli ‛Abdallāh Talamage, i Rēr ‛Abdullāh e i Bah Gheri).
Bibl.: P. Sacconi, Notizie sull'ultimo suo viaggio e sul suo eccidio, in L'Esploratore, Milano 1883; F. L. James, The unknown horn of Africa, Londra 1888; E. Baudi di Vesme, Un'escursione nel Paradiso dei Somali, in Boll. della Società geografica italiana, 1892.