Giurista milanese (sec. 12º); giudice imperiale fin dai tempi dell'imperatore Lotario (1133-37). Gli fu attribuita infondatamente, sulla base di una tradizione che rimonta a Odofredo, la prima redazione delle consuetudini di diritto feudale, Consuetudines feudorum, poi raccolta nel Corpus iuris civilis. La redazione contiene in realtà due celebri lettere nelle quali O., rispondendo al figlio Anselmo, studente a Bologna, tracciava i lineamenti fondamentali del diritto feudale, materia ignota ai maestri bolognesi. Le due lettere passarono a formare la parte conclusiva della redazione citata.