Scultore ateniese della prima metà del sec. 3º a. C., attivo a Delo e a Pergamo alla corte degli Attalidi e collaboratore di Firomaco. Di lui restano le basi iscritte di monumenti eseguiti a Delo (due bronzei, uno eretto dopo il 263 a. C. per le vittorie sui Galati, l'altro allestito insieme a Firomaco) e a Pergamo. Sono inoltre ricordate dagli scrittori classici (in particolare Plinio) altre opere da lui eseguite: gruppo di Asclepio e d'Igea, già esistente nel tempio della Concordia a Roma; ritratti di filosofi e d'atleti, un Demarato in atto di sacrificare davanti alla madre, un Alcibiade, il gruppo in bronzo di una donna, Glaucippe, mentre partorisce un elefante (allegoria geografica), che era a Roma vicino al teatro di Pompeo, e un'immagine della poetessa Telesilla.