Nome di due scultori ateniesi. Il primo (fine 5º sec. a. C.) lavorò alla decorazione dell'Eretteo. Il secondo (sec. 3º a. C.) fu attivo a Pergamo, dove collaborò con Nicerato. Le fonti gli attribuiscono una statua bronzea di Asclepio, un Alcibiade sulla quadriga e un monumento per le guerre contro i Galati raffigurante un Attalo e un Eumene. Un'iscrizione rinvenuta a Ostia nel 1969 lo indica quale autore del ritratto di Antistene, opera tramandataci in 11 esemplari, di alta originalità nella ritrattistica greca.