Attore della commedia dell'arte (Vercelli 1576 - Modena 1641); impersonò la maschera di Beltrame nella compagnia dei Gelosi, e fu successivamente con i Fedeli (1606-1618); costituì poi una propria compagnia, con la quale fu a Parigi (1623-26), dove ebbe favori e onori dal re Luigi XIII, a Torino (1629) e forse a Venezia (1630). Pubblicò la commedia L'inavertito (1629), che ebbe gran voga per più di un secolo e dalla quale il Molière trasse L'Étourdi (1653); il Trattato sopra l'arte comica (1627) e il Discorso familiare intorno alle moderne comedie (1628), di grande importanza per la storia del teatro nel sec. 17º, ristampato con il titolo La supplica (1634, e di nuovo 1636), in cui difende gli attori dall'accusa di immoralità. Al B. sono state attribuite commedie e tragedie di un omonimo domenicano.